E’ il più grande accordo bilaterale mai stipulato. Abbatterà diverse barriere commerciali con gli stati Uniti, e si stima possa creare in Europa centinaia di migliaia di posti di lavoro e avvantaggiare le imprese che saranno in grado di immettere nel circolo USA merci per il valore di 187 miliardi di euro.
Il trattato commerciale Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) -redatto dall’8 al 12 luglio a Washington D.C.- non riguarderà solo il settore alimentare, ma anche quello di altri beni di largo consumo, trasporti, servizi, energia, proprietà intellettuale. La sicurezza dei prodotti circolanti in Europa però non passa in secondo piano. Il commissario per salute Tonio Borg infatti ha assicurato, in una lettera all’europarlamentare austriaca Angelika Werthmann in data 6 settembre, che l’Europa non aprirà le porte al pollo “made in Usa” trattato con cloro.
Il cloro è una sostanza comunemente utilizzata come disinfettante negli Stati Uniti nel trattamento delle acque e nella produzione degli alimenti. Come parte dei loro sistemi di sicurezza, alcune industrie che producono pollo possono utilizzare acque clorurate soprattutto come antimicrobico contro la Salmonella. Recentemente in Europa è stato anche proposto l’acido lattico come misura di decontaminazione delle carcasse bovine. Coldiretti e Copa Cogeca (agricoltori europei) si erano opposti, argomentando tale contrarietà. Ma alla fine la misura è stata approvata.
Efsa aveva valutato la plausibilità di utilizzare il cloro per la decontaminazione superficiale delle carcasse di pollo già nel 2005, dichiarandolo “non preoccupante circa la sicurezza alimentare”.
Nello stesso tempo, ribadiva come non potesse essere un sostituto delle buone prassi igieniche tradizionalmente impiegate in azienda.
Solo il 2% del pollo USA arriva in Europa. L’Italia poi è autosufficiente per il pollame nella misura di circa il 110%.
Sicurezza Alimentare Coldiretti – 24 settembre 2013