Tutte le categorie che dovranno pagare l’imposta entro il 16 giugno, in attesa della riforma programmata dal governo
Imu abolita? Molti sono portati a pensarlo, soprattutto per le martellanti dichiarazioni del Pdl, ma in realtà per molti italiani la scadenza del 16 giugno resterà un gravoso appuntamento. Pagheranno l’Imu 28 milioni di immobili. Ecco una guida ragionata per il contribuente allestita dalla Uil servizio politiche territoriali.
1. Possiedo una casa adibita ad immobile principale, ovvero ci abito con la mia famiglia, cosa devo fare a giugno?
Se l’abitazione è classificata da A/2 ad A/6 il decreto approvato dal governo sospende il pagamento dell’acconto del 50 per cento di giugno. Viceversa se l’appartamento è classificato in A/1 A/8 e A/9 (case di lusso, ville, castelli e palazzi storici), a giugno si dovrà inesorabilmente versare l’acconto del 50 per cento.
2. Che tipo di abitazioni sono quelle per il momento esentate?
Si tratta delle A/2 (Abitazioni di tipo civile), A/3 (abitazioni di tipo economico), A/4 (abitazioni di tipo popolare), A/5 (abitazioni di tipo ultrapopolare), A/6 (abitazioni di tipo rurale).
3. Per pagare, se non mi trovo tra gli esenti, mi arriverà un bollettino del Comune a casa come per la Tarsu, o devo attivarmi da solo?
Non arriverà a casa il bollettino. Dovrà attivarsi da solo oppure rivolgersi al commercialista o al Caf (centro assistenza fiscale).
4. Dove trovo il numero e la classe catastale del mio appartamento?
Si trova sull’atto di proprietà della casa.
5. E’ sufficiente avere la classe catastale?
No, servono anche i codici identificativi. La classe catastale serve per calcolare l’importo di Imu dovuto.
6. A che servono i codici e dove li trovo?
I codici sono di due tipi a quattro cifre. a. Il codice identificativo della finalità cui è adibito l’immobile (cioè se si tratta di prima o seconda casa o di negozio o magazzino); b. il codice identificativo del Comune che incassa (Roma, Milano, Bari, Velletri, Fano ecc.). Entrambi i codici sono disponibili sui siti dei singoli Comuni e sul sito dell’Agenzia delle entrate.
7. Ma come si salda materialmente l’acconto?
Per quest’anno si può pagare con il modello F24 disponibile presso gli sportelli bancari e postali o con semplice bollettino postale disponibile alle Poste. La novità è per che il contribuente non dovrà sobbarcarsi l’onere di calcolare quanto andrà al Comune e quanto allo Stato (lo scorso anno ci furono molte lamentele) ma per gli immobili in classe A, B, C andrà indicato soltanto il codice del Comune mentre per gli immobili in classe D (capannoni industriali, opifici) bisognerà indicare nell’F24 o nel bollettino postale soltanto il codice dello Stato. Questo perché da quest’anno i Comuni incasseranno l’Imu di tutti gli immobili ad esclusione di quelli classificati in D il cui gettito andrà esclusivamente allo Stato. Alla fine dunque basterà una sola operazione di calcolo.
8. Come si compilano l’F24 o il bollettino postale?
Indicando i dati anagrafici del contribuente e i codici identificativi. La somma dovuta si calcola invece in base alla rendita catastale di riferimento rivalutata a seconda della classe catastale di appartenenza.
9. Con quali aliquote viene calcolato l’acconto di giugno?
Se il Comune dove è ubicato l’immobile ha pubblicato entro il 16 maggio, sul proprio sito e su quello del ministero dell’Economia, le aliquote per il 2013 l’acconto deve essere effettuato con queste, altrimenti si deve versare la tassa con le aliquote dello scorso anno. L’aliquota media per la seconda casa lo scorso anno si è attestata a quota 8,73 per mille. Attualmente la legge prevede per la prima casa una aliquota di base del 4 per mille che i Comuni possono aumentare o diminuire del 2 per mille, mentre per tutti gli altri immobili l’aliquota base è del 7,6 per mille che i Comuni possono manovrare del 3 per mille.
10. Possiedo due appartamenti, uno prima casa ed un altro come seconda. Cosa succede?
Per la prima casa, se non è di lusso, è sospeso l’acconto mentre per la seconda casa, il 16 giugno prossimo, è dovuto l’acconto del 50 per cento secondo le modalità sopra descritte.
11. Abito in una casa in cooperativa a proprietà indivisa, devo pagare anch’io?
Il decreto, così come per le abitazioni principali e per le case rurali, prevede la sospensione per questa tipologia di immobile dell’acconto di giugno.
12. Possiedo una casa con due box auto. Come mi devo comportare? La sospensione vale per entrambi i garage?
No. La legge prevede che è pertinenza della prima casa un solo box di cui, per il momento, è sospeso dal pagamento. Pertanto per il secondo box si dovrà pagare l’acconto di giugno.
13. Sono un italiano all’estero e possiedo una casa in patria: la sospensione vale anche per questo immobile?
Se il Comune dove è ubicato l’immobile non ha equiparato ad abitazione principale la casa, il 16 giugno va versato l’acconto, mentre se l’ha equiparata l’acconto non è dovuto.
14. Mio padre possiede una sola abitazione sfitta ed è purtroppo ricoverato in una struttura di lungo degenza: è dovuto l’acconto?
Anche in questo caso, analogamente a quanto spiegato nella precedente domanda, se il Comune dove è ubicato l’immobile non ha equiparato ad abitazione principale la casa, è dovuto l’acconto di giugno, mentre se l’ha equiparata non è dovuto.
15. Ho fatto un contratto di comodato gratuito a mio figlio per una casa dove risiede abitualmente. Devo pagare l’acconto?
In questo caso la legge dell’Imu non prevede l’assimilazione a prima casa e pertanto si deve versare l’acconto.
16. Cosa accadrà a settembre, al rientro dalle ferie: troveremo una nuova stangata e dovremo anche pagare l’acconto sospeso di giugno?
Se il governo entrò il 31 agosto non riordinerà la disciplina delle tasse sugli immobili, il 17 settembre si dovrà versare l’acconto del 50 per cento e a dicembre il saldo. Ma il governo si è impegnato alla modifica.
5 giugno 2013 – Repubblica