E’ stata eseguito all’Ospedale didattico veterinario “Mario Modenato” dell’Universita’ di Pisa il primo intervento in Italia e tra i primi al mondo di plasmaferesi terapeutica con tecnica di filtrazione a cascata in un cane affetto da mieloma multiplo.
Tale tecnica consente la separazione del plasma dai globuli rossi, mediante l’ausilio di un primo filtro separatore, e nella sua successiva purificazione per passaggio in un filtro di depurazione. Questo permette di allontanare i composti nocivi presenti in circolo, mantenendo inalterate le restanti componenti ematiche del paziente. La plasmaferesi fa parte di un gruppo di tecniche terapeutiche, estremamente complesse, definite genericamente con il termine di terapie extracorporee che, sebbene ampiamente diffuse in medicina umana, trovano un’applicazione ancora molto limitata in medicina veterinaria. La terapia plasmaferetica prevede una numerosa serie di applicazioni cliniche e rientra in un progetto ambizioso che nasce dalla collaborazione tra il dipartimento di Clinica veterinaria dell’Ateneo pisano e la University of California Davis. E’ infatti all’Universita’ di Davis che la dottoressa Ilaria Lippi, che ha eseguito l’intervento di plasmaferesi, ha appena trascorso un periodo di studio e aggiornamento sotto la guida del professor Larry Cowgill. La dottoressa Lippi fa parte dell’Unita’ operativa di medicina interna e di medicina d’urgenza dell’Ospedale didattico veterinario, dove lavora sotto la guida della professoressa Grazia Guidi. La collaborazione tra Ilaria Lippi e il professor Cowgill, nonche’ le competenze e la forte determinazione della professoressa Guidi, hanno portato di recente alla creazione nell’ospedale pisano di una della Sezione di nefrologia, emodialisi e purificazione ematica, diretta dalla stessa Guidi, che rappresenta una sostanziale novita’ nel panorama universitario veterinario italiano e conferma la volonta’ e l’impegno della facolta’ pisana di Medicina veterinaria a raggiungere standard qualitativi sempre migliori nella didattica e nella ricerca. (AGI – 8 luglio 2011)