Nelle case dei milanesi i cani superano in numero i bambini. Senza contare gli animali non registrati e i randagi! Sono privi di microchip identificativo infatti la metà dei cani
Più cani che bambini. Ma anche più case con almeno un anziano che case con almeno un minore. Cambia la composizione della famiglia milanese: e, anche se grazie alle coppie straniere dal 2008 ha ripreso a crescere il numero dei residenti, fare figli pare essere diventato un lusso. I dati del settore statistica del Comune dimostrano come si sia rivoluzionato, nel giro di vent’anni, il concetto di famiglia. I milanesi fra 0 e 6 anni sono oggi poco meno di 84 mila. I cani stimati sono fra i 100 e i 120 mila (85 mila quelli iscritti all’anagrafe canina della Asl, cui si devono aggiungere i non registrati e i randagi). Nel 2011, il 52,7 per cento dei nuclei ha un solo figlio: nel 1981 il figlio unico era del 26,6 per cento delle coppie, a fronte di un 17,6 per cento di case in cui vivevano addirittura 4 figli. Oggi, i temerari che raggiungono questa cifra da quasi record sono l’8,6 per cento delle coppie. Quasi dimezzato anche il numero di chi pensa che «tre è la perfezione»: erano il 22,6 per cento delle famiglie di vent’anni fa, oggi sono il 12,8 per cento.
Anche l’istituzione del matrimonio continua a essere in crisi: come primo dato, emerge che ci si sposa in età sempre più avanzata (36,59 l’età media delle nubendi, 40,18 quella dei maschi pronti ad infilare la fede all’anulare). Le nozze celebrate nel 2010 sono state 2.890, rispetto alle 5.112 del ’97 e alle 4.815 del 2002. Meglio il Comune che la Chiesa: il rapporto di 3 mila a 2 mila a favore del rito religioso nel ’97, è ribaltato con 1.139 nozze in chiesa contro 1.751 negli uffici comunali. In compenso, aumentano i divorzi: erano 1.090 su oltre 3 mila matrimoni nel ’97, oggi sono 1.687 rispetto a meno del doppio. Nel frattempo, cambiano le composizioni familiari: ci sono i single, i vedovi, le famiglie ricostituite, quelle allargate, le convivenze: in Italia questi nuclei sono il 28 per cento del totale (rispetto al 16,9 del 1998) e a Milano le percentuali di nuclei non tradizionali, spiegano gli esperti, sono ancora più alte. Rivoluzioni in corso anche nel ruolo della donna: a Milano risultano residenti 383.221 ladies fra i 25 e i 65 anni. E sono donne che lavorano, che spesso vivono sole o che da sole fanno crescere uno o più figli. Il tasso di occupazione femminile in città è infatti del 62,70 per cento, rispetto alla media nazionale ferma al 46,40. Le milanesi divorziate sono quasi 30 mila e, altro numero indicativo di una tendenza, nel 2010 alla Mangiagalli il 25 per cento delle partorienti era nubile.
Tutte queste cifre sono all’esame dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e dei suoi uffici che stanno definendo le linee di azioni per il triennio: «Non dobbiamo aver paura del fatto che la famiglia sta cambiando e, nel definire una politica complessiva, dobbiamo considerare che non ci sono soltanto storie positive, ma anche di conflitti». Ecco dunque, oltre alla conferma dei servizi che già il Comune offre, anche il più forte sostegno agli affidi familiari o la proposta di percorsi di mediazione dei conflitti e di tutela dei figli di coppie separate. Ecco, anche, gli interventi per favorire la socialità fra famiglie: «Partiremo a breve – annuncia Majorino – con un progetto pilota in alcuni quartieri per dare piccoli spazi del Comune in gestione a più famiglie che vogliano cercare di sostenersi a vicenda, magari nell’assistenza ai figli. Un modo, poi, per aiutare anche altre famiglie o le mamme da sole che non sanno a chi appoggiarsi
Corriere della Sera – 7 maggio 2012
Senza chip un cane su 2 a Milano, al via campagna del Comune
Il Comune di Milano da’ il via alla campagna 2012 per la microchippatura dei cani, che nel capoluogo lombardo sono privi del ‘chip’ identificativo nella meta’ dei casi. Il piano e’ stato approvato oggi dalla Giunta: il 19 maggio, dalle 10 alle 16, al Parco Canile di via Aquila 82 sara’ possibile ‘chippare’ gratuitamente il proprio amico a 4 zampe (e’ necessario presentarsi con il titolo di proprieta’ del cane, il codice fiscale e la fotocopia del documento di identita’), mentre dal 14 al 25 maggio sara’ possibile rivolgersi agli ambulatori veterinari che aderiscono all’iniziativa e che applicheranno il chip a prezzi agevolati (tariffa di 30 euro, comprensiva di oneri fiscali e previdenziali).
Il chip di riconoscimento e’ un obbligo di legge dal 2004 e la sanzione per chi non lo applica varia dai 25 ai 150 euro, ricorda Palazzo Marino. La chippatura e’ l’unico modo per poter ritrovare e identificare un cane smarrito, ed e’ indispensabile se si vuole andare all’estero. Eppure oltre la meta’ dei cani milanesi ne e’ ancora sprovvisto, sottolinea il Comune. Il microchip di identificazione canina e’ un piccolo congegno di 11 millimetri che viene applicato sottopelle, del tutto indolore per l’animale, ma prezioso e insostituibile in casi di emergenza.
“Tutti teniamo alla nostra identita’ – afferma Valerio Pocar, Garante degli animali – Il microchip e’ la carta d’identita’ del cane e, oltre ad adempiere a un obbligo di legge, riconosciamo al nostro cane la sua individualita’ e la sua dignita’”. La campagna, in collaborazione con Asl e Ordine dei medici veterinari, prevede l’affissione di manifesti e la distribuzione di volantini nelle aree cani dei parchi e giardini milanesi. Il Comune ricorda che il proprietario, il possessore o il detentore, anche temporaneo, di un cane, compreso chi ne fa commercio, e’ tenuto a iscriverlo all’anagrafe canina entro 15 giorni dall’inizio del possesso o entro 30 giorni dalla nascita e, comunque, prima della sua cessione a qualunque titolo. Si ha tempo 7 giorni, invece, per segnalare lo smarrimento del proprio animale che, grazie al microchip, evitera’ di essere trasportato al canile veterinario.
Adnkronos Salute – 7 maggio 2012