Il tasso di disoccupazione a gennaio è al 9,2%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su dicembre e di un punto su base annua. È il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili).
Lo rileva l’Istat su stime provvisorie. Guardando alle serie storiche trimestrali è il più alto dal primo trimestre 2001. Il numero dei disoccupati a gennaio è di 2,312 milioni, in rialzo del 2,8% su dicembre (64 mila unità). Su base annua l’aumento è del 14,1% (286 mila unità). È il livello maggiore da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensile) e con riferimento alle serie trimestrali dal terzo trimestre 2000.
Nel dettaglio
Il tasso di disoccupazione maschile cresce di 0,2 punti percentuali a gennaio, portandosi all’8,7%; quello femminile segna una variazione positiva di 0,3 punti e si attesta al 9,9%. Rispetto all’anno precedente il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,3% e quello femminile di 0,6%.
Tasso di occupazione
A gennaio scorso il numero di occupati registra una variazione dello 0,1% (+18 mila unità) rispetto a dicembre 2011. Il risultato positivo – rileva ancora l’Istat – interessa sia la componente maschile sia quella femminile. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione segnala una variazione pari allo 0,2% (+40 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 57%, in aumento nel confronto congiunturale di 0,1 punti percentuali e di 0,2 in termini tendenziali. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-63 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona al 37,3%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti su base annua. A gennaio la variazione congiunturale dell’occupazione riguarda, con la medesima intensità (+0,1%), sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua l’aumento riguarda esclusivamente la componente femminile (+1,4%), mentre l’occupazione maschile diminuisce dello 0,7%. Il tasso di occupazione maschile, pari al 67,1%, aumenta di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011 e diminuisce di 0,3 punti su base annua. Quello femminile (46,9%) registra un aumento di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,6 punti rispetto a dodici mesi prima.
Inflazione
A febbraio, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti di febbraio 2011 (era +3,2% a gennaio). Lo rende noto l’Istat in un comunicato precisando che l’inflazione acquisita per il 2012 è pari all’1,9%