In Colorado sono stati confermati quattro nuovi casi di infezione da virus dell’influenza aviaria H5N1 tra lavoratori del settore avicolo. Tutti hanno mostrato solo lievi sintomi lievi. Un quinto caso è attualmente sotto indagine
Il Colorado ha segnalato altri quattro casi positivi di infezione da virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) H5, come riportano i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Si tratta di lavoratori del settore avicolo, coinvolti nell’abbattimento di animali infetti in un allevamento di pollame nel quale cui si era verificata proprio un’epidemia di virus H5N1. Tutti gli operatori hanno manifestato “sintomi lievi”, mentre si sta verificando la situazione di un quinto caso sospetto.
I nuovi casi
In Colorado sono stati confermati quattro casi di infezione da virus dell’influenza aviaria H5 tra addetti del settore avicolo, dopo che venerdì 12 luglio gli stessi erano stati segnalati in un primo momento come potenziali. L’infezione si è verificata in un gruppo di lavoratori che stava abbattendo degli animali infetti in un allevamento, dopo l’epidemia di influenza aviaria H5N1 che lo aveva colpito. Questi hanno manifestato solo sintomi lievi, come congiuntivite e comuni sintomi di infezioni respiratorie, e nessuno di loro è stato ricoverato in ospedale. Una quinta persona è in attesa di conferma da parte dell’agenzia, che sta svolgendo ulteriori indagini. Gli epidemiologi statali ipotizzano che le infezioni siano avvenute attraverso il contatto con il pollame infetto.
“I campioni di un quinto lavoratore sono risultati presuntivamente positivi presso il laboratorio statale sabato e saranno inviati al Cdc per la conferma” si legge in una nota.
Per le persone esposte agli animali infetti il pericolo è maggiore, mentre il rischio per la popolazione generale rimane basso. Tuttavia, le infezioni umane da influenza aviaria H5N1 sono preoccupanti per tutti, perché potrebbero causare gravi malattie e scatenare una pandemia se il virus mutasse acquisendo la capacità di diffondersi facilmente da persona a persona.
La situazione aggiornata
I casi fanno parte di un’epidemia di vasta portata di influenza aviaria H5N1 che si è diffusa in tutto il mondo tra gli uccelli selvatici, infettando pollame e varie specie di mammiferi e provocando un’epidemia tra le mucche da latte degli Stati Uniti.
“Non ci sono segnali di aumenti inattesi dell’attività influenzale in Colorado o in altri stati colpiti da epidemie di influenza aviaria H5 tra mucche e pollame” ha affermato il Cdc.
Questo è il quarto caso di influenza aviaria in Colorado e il settimo caso del virus negli Stati Uniti da marzo. L’analisi delle sequenze del virus di questo focolaio sarà importante per determinare se sia necessario un cambiamento nella valutazione del rischio e delle linee guida su come proteggersi.
Inoltre, i Cdc aggiungono che l’indagine in corso cercherà di verificare se è stata rispettata la raccomandazione di usare dispositivi di protezione individuale (Dpi), poiché “storicamente la maggior parte dei casi umani di influenza aviaria si sono verificati in persone che non indossavano i dispostivi raccomandati”.
Per il momento, le raccomandazioni dei Cdc riguardo all’H5N1 rimangono invariate: evitare l’esposizione ravvicinata, prolungata o non protetta ad animali malati o morti, tra cui uccelli selvatici, pollame, altri uccelli domestici e altri animali selvatici o domestici, comprese le mucche; evitare l’esposizione non protetta a feci animali, lettiere, latte crudo o non pastorizzato o materiali che sono stati toccati da animali con sospetta o confermata influenza aviaria.