Secondo i dati della Commissione riportati ed elaborati da AHDB, la produzione di carne bovina dell’Unione Europea nei primi tre mesi del 2024 ha registrato prestazioni migliori rispetto al 2023, con un aumento del 4% (+60.000 tonnellate) rispetto al primo trimestre dello scorso anno, dovuto soprattutto a Italia e Polonia.
La produzione italiana di carne bovina è aumentata di 25.000 tonnellate dal 2023, raggiungendo le 161.000 tonnellate, ma rimane inferiore del 14% rispetto ai livelli registrati nel 2022.
La produzione polacca, invece, ha continuato a crescere dal 2022 al 2023, con un aumento del 16% rispetto allo scorso anno che la ha portata a raggiungere le 159.000 tonnellate.
La Germania, secondo produttore di carne bovina nell’UE, ha registrato un aumento del +2% (+ 4.000 tonnellate) nell’anno 2023-24, arrivando a quota 256.000 tonnellate. La Francia continua a essere il più grande produttore di carne bovina nell’UE, con 327.000 tonnellate nel primo trimestre del 2024, nonostante abbia subito il calo maggiore della produzione (- 8.200 tonnellate a partire dal 2023).
Il numero di capi macellati nell’UE nel suo complesso è aumentato di 174.000 unità, raggiungendo 5,6 milioni nell’anno fino ad oggi, influenzando la produzione totale.
La macellazione di bovini in UE è aumentata di 47.000 capi e quella di manze di poco più di 36.000 capi, il che sarebbe in linea con le aspettative di inasprimento delle mandrie da riproduzione. Nel 2024 il numero di bovini macellati in Francia è stato inferiore di 36.000 capi rispetto al 2023, segnando il calo maggiore. La Germania nel frattempo ha registrato livelli di macellazione stabili, nonostante l’aumento della produzione, suggerendo un peso delle carcasse più pesante.
Secondo quanto riportato da AHDB, i prezzi hanno registrato una relativa stabilità nelle ultime settimane, dopo un periodo di calo.
Scende la produzione di carne ovina
Per quanto riguarda invece la produzione di carne ovina, AHDB segnala un calo del 4% (- 4.200 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2023, fino a raggiungere 95.000 tonnellate nei primi tre mesi del 2024, con forti diminuzioni della produzione di due dei principali produttori: Spagna e Grecia.
La produzione spagnola è stata colpita dagli effetti della persistente siccità, come dimostra il calo della produzione dell’11% da gennaio a marzo su base annua. La produzione greca è diminuita del 13% su base annua, attestandosi a 9.900 tonnellate da inizio anno. La Germania è stato l’unico paese tra i primi sei produttori a registrare una crescita della produzione, seppure minima, di 880 tonnellate. La produzione di Franciae Irlanda, rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica dei principali produttori, ha registrato un calo del 2% nell’anno in corso rispetto al precedente.
Il totale delle macellazioni europee è diminuito del 6% (- 370.000 capi) su base annua nel primo trimestre del 2023, raggiungendo i 6,3 milioni di capi.
Le macellazioni spagnole, in particolare, sono diminuite di 210mila capi. L’Italia ha registrato un calo di 171.000 capi nel primo trimestre, mentre le macellazioni in Grecia sono scese di 99.000 capi. La crescita del numero di macellazioni è stata minima in Germania, Portogallo e Romania.
In seguito a questa riduzione della produzione e dell’offerta, i prezzi delle pecore nell’UE hanno raggiunto un picco a fine aprile, con un prezzo di riferimento pari a 780 pence/kg per la settimana iniziata il 22 aprile. Da allora, il prezzo di riferimento ha iniziato a diminuire, mentre gli agnelli della nuova stagione sembrano farsi avanti in tutta la regione. Il prezzo di riferimento è in calo da quattro settimane, per terminare a 722,2/kg per la settimana iniziata il 17 giugno, ma rimane più alto di 74 centesimi rispetto alla stessa settimana del 2023. I prezzi sono scesi in Irlanda, Francia e Spagna, con forti diminuzioni di 32,5p/kg in Irlanda rispetto alla settimana precedente.
Aumenta la produzione di carne bovina in UE, ma scende quella di carne ovina