I felini contagiati – I ricercatori hanno individuato nella letteratura scientifica inglese circa 486 infezioni da virus dell’influenza aviaria nei felini, tra cui 249 decessi. In totale, 89 di queste infezioni sono state identificate attraverso studi sierologici. Le infezioni tra dieci specie di felini e in sette regioni geografiche del mondo. Tra i paesi ci sono Finlandia, Francia, Polonia, USA, Italia, Perù e Corea del Sud e sono comprese 5 specie (107 gatti domestici, due bobcat, una lince, un caracal e un leone).Gli zoo, i rifugi per animali e gli ambienti rurali, come le fattorie e i terreni privati, sono stati i più comuni.
Secondo Coleman e Bemis sarebbe l’attività predatoria dei gatti a esporli alla letalità della malattia. A entrare in contatto con i i felini sono i topi e gli uccelli da loro cacciati e portatori del virus: “È un buon motivo per i proprietari di animali domestici per tenere i propri gatti dentro casa e lontano dagli uccelli selvatici“, spiegano gli scienziati dell’Università del Maryland. La a maggior parte delle infezioni segnalate nei felini sono derivate dalla trasmissione. “Anche il consumo di piccioni, polli e altri volatili morti, così come di mangime per polli crudo contaminati è stato spesso implicato. Tuttavia, è stato riferito che due gatti domestici di fattoria con colostro e latte crudo di bovini da latte infetti in Texas che dimostra una nuova potenziale via di trasmissione interspecie, da mammifero a mammifero”.