Sulle liste d’attesa “abbiamo chiesto aiuto e collaborazione ai cittadini perché le mancate disdette” di esami e visite “impattano del 20% sul totale delle prescrizioni”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci
Sulle liste d’attesa “abbiamo chiesto aiuto e collaborazione ai cittadini perché le mancate disdette” di esami e visite “impattano del 20% sul totale delle prescrizioni. Un fenomeno che va combattuto e ridotto”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento in collegamento alla XXIII edizione della rassegna ‘Salute Direzione Nord-La ricerca è la vera sostenibilità’ a Milano, illustrando il decreto anti-liste d’attesa.
Per il ministro, il recente decreto contro le liste d’attesa “non affronta quello che rimane uno dei principali problemi, sul quale stiamo lavorando da tempo, che è la inappropriatezza prescrittiva”, ma “a breve daremo risposte anche su questo, perché abbiamo stimato che oggi una percentuale di prestazioni superiore al 20%, forse il 30%, sono inappropriate”.
Per ridurre l’impatto delle liste d’attesa, il ministro ha ricordato alcune azioni: “Razionalizzare i processi e capire ciò che manca, poi il Cup unico, lavorando sul richiamare le persone per evitare le mancate disdette, come sta già facendo la Regione Lombardia, e combattere l’inappropriatezza prescrittiva”. E in conclusione, “abbiamo trovato un Ssn ingolfato, non è solo un problema di risorse ma di maggior efficienza”.