Il Ministero della Salute richiama i dati regionali sulle morsicature e le aggressioni dei cani. Chiesti agli Assessorati tutti i dati disponibili ad oggi. Il Capo Dipartimento One Health, Giovanni Leonardi, ha inviato una nota alle Regioni sulle aggressioni e le morsicature di cani: agli Assessorati alla Sanità, il Ministero della Salute chiede “tutti i dati a loro disposizione relativi a episodi di morsicatura e aggressione da parte di cani”, con richiesta di dettagliare le informazioni, specificando:
-se si tratta di morsicatura nei confronti di umano o di animale
-la razza o tipologia del cane morsicatore
-ove possibile l’esito della morsicatura e se i proprietari e i rispettivi cani siano stati coinvolti in percorsi di rieducazione attraverso il cosiddetto “patentino”.
La rendicontazione richiesta dal Dipartimento One Health riguarda sia i dati disponibili per l’anno in corso che per i precedenti anni.
Il “patentino”– E’ un percorso formativo volontario per i proprietari di cani che i Comuni possono rendere obbligatorio- “nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumita’ pubblica”- su indicazione dei Servizi Veterinari, a seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio.
Ordinanza in scadenza– La tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani è disciplinata dall’Ordinanza ministeriale 9 agosto 2023 vigente fino al 2 settembre di quest’anno. Le misure di prevenzione e di intervento sono quelle disposte con l’Ordinanza contingibile e urgente del 2013, prorogata con modificazioni fino ai nostri giorni, “nelle more dell’emanazione di una disciplina normativa organica in materia, rafforzare il sistema di prevenzione del rischio di aggressione da parte dei cani basato non solo sull’imposizione di divieti e obblighi per i proprietari e detentori di cani, ma anche sulla formazione degli stessi per migliorare la loro capacita’ di gestione degli animali”.
La proroga delle misure è motivata dal Ministero della Salute con la “necessita’ di adottare disposizioni cautelari volte alla tutela dell’incolumita’ pubblica, a causa del verificarsi di frequenti episodi di aggressione da parte di cani e di incidenti, soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari”.
Nel 2015, sono state introdotte ulteriori misure contingibili e urgenti per facilitare la diffusione “in maniera capillare su tutto il territorio nazionale la cultura del possesso responsabile degli animali mediante percorsi formativi su base volontaria”.