Il Centro di referenza nazionale (CRN) per la rabbia dell’IZSVe è stato nominato Laboratorio di referenza WOAH per la rabbia. L’annuncio è stato dato durante la 91^ Assemblea Generale WOAH, l’Organizzazione mondiale della sanità animale, in corso a Parigi.
La Commissione scientifica del WOAH ha valutato positivamente il dossier scientifico presentato dal CRN per la rabbia, assegnando alla dott.ssa Paola De Benedictis (nella foto), direttore del Centro di referenza, l’incarico ufficiale di ‘WOAH expert’ per la rabbia.
“Si tratta di un riconoscimento molto prestigioso a livello internazionale per le attività tecnico-scientifiche svolte a supporto dei Paesi endemici che il gruppo della dott.ssa De Benedictis sta portando avanti da diversi anni.” afferma la Dg Antonia Ricci.
L’impegno dell’IZSVe nel contrasto a questa malattia, che ogni anno colpisce circa 60mila persone in tutto il mondo, consiste nella standardizzazione e validazione di metodi diagnostici innovativi biomolecolari, in attività di capacity building e programmi di formazione presso i laboratori presenti nei Paesi endemici.
Il Centro di referenza nazionale per la rabbia, che opera per conto del Ministero della Salute, è anche Centro di referenza FAO e attualmente è l’unico laboratorio al mondo ad aver ricevuto il doppio riconoscimento da parte delle due Organizzazioni internazionali. “Grazie a questo importante riconoscimento puntiamo a rafforzare le sinergie fra le agenzie sanitarie internazionali e gli stakeholder nazionali, per eliminare la rabbia nell’uomo entro il 2030” ha dichiarato Paola De Benedictis. “Inoltre la posizione strategica nel Mediterraneo è certamente favorevole ad una fattiva cooperazione con i paesi interessati dalla rabbia”.
Già nel 2023 il CRN rabbia era stato coinvolto nel network RABLAB, promosso dal WOAH, che riunisce i laboratori internazionali al fine di definire strategie di controllo e prevenzione a livello globale. Con questa nomina salgono a cinque i Laboratori WOAH dell’IZSVe: encefalo-retinopatia virale dei pesci marini, influenza aviaria e malattia di Newcastle, micoplasmosi aviarie, salmonellosi e infine rabbia.