Dall’inizio dell’anno in Italia sono stati registrati quasi 200 casi di Dengue (dati aggiornati al 13 maggio), tutti legati a viaggi all’estero, soprattutto dall’Argentina e dal Brasile, dove ora si sta affrontando un’epidemia record. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha evidenziato un aumento di circa sei volte rispetto al primo trimestre del 2023, sottolineando la necessità di misure preventive per i viaggiatori. Sono stati segnalati anche alcuni casi di Zika (4), Chikungunya (4) e infezione neuro-invasiva da Tbe (5), tutti senza decessi.
I numeri
Tra il primo gennaio e il 13 maggio 2024, il sistema di sorveglianza nazionale dell’Iss ha confermato 197 casi di Dengue, tutti associati a viaggi all’estero in seguito notificati in Italia, senza alcun decesso. Secondo il nuovo bollettino dell’Istituto, l’età mediana dei contagiati, per il 52% maschi, è 43 anni. Per quanto riguarda, invece, i luoghi di probabile esposizione dei casi importati, la maggior parte delle infezioni risultano contratte in Brasile, uno dei Paesi più colpiti dall’epidemia di Dengue ora in corso in Centro e Sud America, e alle Maldive.
Nel primo trimestre del 2024, il numero di segnalazioni è aumentato di circa 6 volte rispetto allo stesso periodo del 2023, un aumento coerente con “l’aumento diffuso della trasmissione del virus dengue negli ultimi anni a livello globale”. Dall’ultimo bollettino dell’anno (8 aprile 117 casi), si conteggiano 80 nuove infezioni.
La Regioni italiane che hanno registrato più casi sono il Lazio (38 contagi), il Veneto (37) e la Lombardia (31). L’Emilia-Romagna ne conta finora 25, il Piemonte 19 e la Toscana 16, mentre le altre seguono a distanza. La fascia d’età più colpita dal virus è quella dai 30-39 anni; seguono i 40-49enni, la fascia 50-59 anni e quella 20-29.
Nel bollettino, l’Iss riporta anche 4 casi confermati di Zika virus (tutti associati a viaggio all’estero); 4 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero); 5 casi confermati di infezione neuro-invasiva da Tbe (tutti autoctoni); nessun caso di Toscana virus. Non si sono verificati decessi.
“La trasmissione locale della Dengue in Italia, così come in altri Paesi europei, è un evento raro. La maggioranza dei casi è contratta all’estero” ha sottolineato Anna Teresa Palamara, Diretto del dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss. “Tuttavia, le condizioni climatiche e la presenza di una zanzara in grado di trasmettere il virus rendono possibile la trasmissione in alcuni mesi dell’anno, nel contesto di una elevata circolazione in molti Paesi del mondo. L’attenzione nei confronti di questa infezione è alta nel nostro Paese con un monitoraggio attento dei casi diagnosticati in Italia da parte delle Regioni/PA, del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Consigliamo a chi intraprende viaggi internazionali, di verificare se è nota la trasmissione di questo virus nelle aree visitate e di adottare tutte le misure di prevenzione raccomandate. Al rientro in Italia, in caso si manifestino sintomi, consigliamo di rivolgersi rapidamente al proprio medico di riferimento”.