Il mercato italiano degli animali da compagnia dimostra resistenza, con una spesa di oltre 3 miliardi di euro nel 2023, trainata principalmente dagli alimenti per gatti e cani. Nonostante l’inflazione, cura e igiene dei pet restano prioritari per i proprietari. Tra le sfide che restano, ridurre l’IVA sul pet food
Il nuovo Rapporto Assalco-Zoomark dice che in Italia ci sono 65 milioni di animali da compagnia, tra cani (8,8 milioni) e gatti (10,2), uccelli, pesci e tartarughe, che generano un mercato di oltre 3 miliardi di euro, un’economia resistente all’inflazione e ai rincari che hanno segnato la spesa gli italiani nell’anno 2023. Questi i dati emersi dalla XVII edizione del Rapporto, presentato da Assalco a Bologna durante il press lunch di Zoomark 2025, con la collaborazione di Circana e Anmvi.
Il mercato
Nel 2023, il mercato italiano dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti – canale Grocery e canale Specializzato – ha sviluppato un giro d’affari che ha superato i 3 miliardi di euro, con un incremento di fatturato pari al +13,4%, per un totale di 673.153 tonnellate vendute. Si tratta di un dato di vendita stabile, nonostante l’inflazione.
Il segmento degli alimenti umidi si conferma il più importante, registrando 1.467 milioni di euro circa che equivalgono al 54,4% di quota sul totale mercato, con un incremento di fatturato pari al +13,4% e un aumento anche a volume (+1,1%). Il canale Grocery, che ha veicolato complessivamente il 73% del fatturato, ha sviluppato una crescita di fatturato pari al +16,5% senza perdite di volume che anzi crescono dell’1,6%.
All’interno degli umidi, il segmento principale è l’umido gatto (34,2% del valore degli alimenti per cane e gatto), che mostra nel Grocery una crescita del fatturato di +18,4% (+2,4% a volume), mentre nei Petshop Tradizionali si vede una crescita leggera pari all’1,2% e una flessione dei volumi (-2,5%). L’umido cane (14,5% del fatturato complessivo) nel Grocery mostra una crescita del 12,3% (con una leggera crescita a volume), mentre nei PetshopTradizionali ha una dinamica completamente opposta, con una contrazione sia a valore (-6%) sia a volume (-11,8). Nei Petshop Catene+Gdo entrambi i segmenti sono in forte espansione(umido cane +18,8% e umido gatto +18%) con un aumento della domanda.
Il segmento degli alimenti secchi, invece, ha sviluppato 1.227 milioni di euro (+ 13,4% in valore e -1,1 in volume) e si ritaglia il 40,8% di quota, di cui il 22,9% generata dal secco cane e il 17,9% dal secco gatto.
Le altre categorie oggetto d’indagine (alimenti per altri animali, accessori animali e lettiere) sono rilevate nella sola Gdo:
? Gli alimenti per altri animali mostrano un incremento del +5,8% a valore, con un fatturato di 14 milioni. Il segmento principale si conferma quello degli alimenti per uccelli (quasi il 45% del valore), mentre gli alimenti per roditori, al secondo posto, rappresentano il 34% del totale.
? Anche il mercato degli accessori (prodotti per l’igiene, antiparassitari, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) si conferma in crescita di +6% rispetto allo scorso anno (per un valore totale di 85 milioni). A trainare è il segmento dell’igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti, prodotti per la cura e la bellezza), che vale oltre il 51% di quest’area di mercato.
? Si conferma il trend molto positivo degli ultimi anni delle lettiere per gatti, che a dicembre 2023 hanno sviluppato una crescita di fatturato a doppia cifra (+14%), raggiungendo i 100 milioni di euro.
Le sfide
Il 2023 è stato un anno di sfide per il largo consumo in Italia, tra cui in particolare l’inflazione. I prezzi all’offerta, infatti, sono aumentati del 9,7% e hanno eroso il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Inoltre, la crisi energetica, così come i conflitti in corso, hanno contribuito al fenomeno del rincaro generalizzato dei beni di largo consumo. Questa congiuntura ripropone la questione dell’aliquota IVA sul prodotti alimentari per animali da compagni e sulle cure veterinarie, che resta invariabilmente fisse al 22%, nonostante i numerosi appelli di tutto il settore.
“Il Pet Food si conferma un mercato resiliente” ha osservato Giorgio Massoni, Presidente di Assalco. “Questo risultato conferma l’attenzione che i proprietari riservano ai loro pet, compagni di vita”. Nonostante il momento difficile, i proprietari restano impegnati ad alimentare correttamente i propri animali da compagnia”.
“Convivere con un pet comporta responsabilità” ha aggiunto il Presidente. “È quindi necessario l’acquisto di prodotti d’uso quotidiano, oltre ad alcune spese, che incidono sul bilancio familiare. In Germania – ha approfondito – al pet food si applica un’aliquota IVA ridotta, pari al 7%. Significa che gli italiani sugli stessi prodotti sono gravati da un’imposta sul valore aggiunto 3 volte superiore, pari al 22%. La riduzione dell’aliquota IVA sugli alimenti per cani e gatti e sulle prestazioni veterinarie al 10% potrebbe influire sul numero di abbandoni e cessioni, un atto deprecabile ma che sempre più spesso è causato da motivazioni economiche”.
Il Rapporto
Il Rapporto Assalco–Zoomark sull’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia è realizzato da Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) per Zoomark International, il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia, evento organizzato da BolognaFiere. Contribuiscono alla sua stesura Circana (ex Iri) e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi).
È un appuntamento annuale per chi si occupa di animali da compagnia poiché documenta – attraverso una fotografia dell’evoluzione del mercato e delle novità in ambito sociale e istituzionale – la crescente importanza del ruolo dei pet in Italia. Il lavoro è realizzato con la collaborazione di alcuni tra i principali esponenti del settore e supportato da evidenze scientifiche, ricerche e contributi di esperti.