La Corte dei conti ha definito “eccellente” il sistema ideato e adottato dalla Regione Campania per la rilevazione dei fabbisogni del personale delle Asl dedicato ai controlli in materia di sicurezza alimentare e sanità veterinaria. La lusinghiera valutazione è contenuta nella “Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali 2002-2023” in cui la Corte ha fatto proprio l’esito del monitoraggio dei Tavoli nazionali che hanno avuto parole di elogio per l’efficacia del sistema campano, a sua volta parte del complesso processo attivato dalla stessa Regione al fine di standardizzare le procedure per l’erogazione dei controlli e per la programmazione degli stessi, basata sul rischio insito nelle realtà produttive oggetto del controllo ufficiale.
Nei capitoli della relazione riservati ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), la Corte di Conti promuove i servizi territoriali di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria campani per la loro capacità di razionalizzare e quantificare le risorse economiche necessarie per il raggiungimento dei LEA.
Il cuore del sistema è rappresentato dalle banche dati che, alimentate dal sistema informativo regionale “GISA”, rendono disponibili le anagrafiche delle imprese, con la relativa classe di rischio assegnata, e i controlli ufficiali espletati dalle Asl e dagli altri Organismi di controllo. Tali dati sono elaborati e analizzati dall’Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare (ORSA), proponendo alla Regione la programmazione annuale che assegna a ciascuna Asl gli obiettivi operativi, questi ultimi anche indicatori di risultato per i Direttori Generali.
“Il sistema di calcolo dei fabbisogni citato nella relazione della Corte dei Conti – spiega Paolo Sarnelli, dirigente della UOD Prevenzione e Sanità pubblica veterinaria della Regione Campania – mette in relazione, attraverso il sistema informatico GISA, le risorse umane disponibili e quelle necessarie per il conseguimento esaustivo degli obiettivi assegnati dalla programmazione regionale, rilevando automaticamente le carenze che sono notificate alla Direzioni strategiche delle Asl per l’attivazione dei correttivi necessari. Il sistema campano, oramai attivo da oltre un decennio, è stato adottato anche in altre Regioni, e attenzionato anche da organismi internazionali (Word Bank Group, OCSE) che ne hanno apprezzato l’efficacia, esportandolo in Europa, ed oltre, quale best practice”.
Il testo contenuto nella “Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali 2002-2023” è il seguente: “Con riguardo ai servizi territoriali di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, i Tavoli hanno dato atto alla Regione che le modalità di calcolo relative ai fabbisogni di personale degli stessi – prodotte a partire da una originale elaborazione regionale – costituiscono una “eccellente declinazione del percorso di razionalizzazione e miglioramento delle attività di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, supportano in modo adeguato la rilevazione dei fabbisogni di personale e fissano una concreta correlazione tra la definizione dei LEA, la quantificazione di ciascuna prestazione o programma di attività, e le risorse necessarie per il loro svolgimento”.
FVM Veneto: necessario adottare un sistema informatizzato regionale omogeneo
“Attualmente i criteri utilizzati alle Ulss del Veneto per determinare i fabbisogni di personale sono discrezionali e disomogenei tra azienda e azienda – commenta il presidente di Fvm Veneto, Paolo Camerotto -. I risultati positivi ottenuti dalla Regione Campania evidenziano invece come sia necessario adottare un sistema informatizzato regionale che, per determinare il personale necessario per completare l’organico nei Servizi di prevenzione di sicurezza alimentare e sanità veterinaria, tenga conto dei diversi fattori a partire dai volumi di attività, i tempi tecnici di attuazione delle prestazioni in riferimento alla loro complessità, le condizioni di disagio delle zone svantaggiate e le norme anticorruzione”.
E aggiunge: “Come dimostra l’esperienza portata ad esempio dalla Corte dei conti, nei servizi di prevenzione deputati al controllo ufficiale un modello di questo tipo può essere applicato con successo, visto che le attività in capo ai servizi veterinari delle Ulss sono in gran parte prevedibili, dato che si basano sulla programmazione dei piani pluriennali di controllo indicati dal Ministero della Salute, e che le altre prestazioni sono quantificabili sulla scorta dello “storico” di attività. Una volta calcolati i fabbisogni del sistema di controllo ufficiale sarà più agevole anche applicare i livelli di performance ed effettuare una coerente gradazione delle premialità”.
“La Federazione veterinari e medici – conclude Camerotto – rinnova la propria disponibilità alla Regione Veneto ad un confronto e alla collaborazione per la messa a punto di un sistema di calcolo dei fabbisogni informatizzato, basato su parametri oggettivi e omogeneo per tutte le Ulss”.
Allegati
CORTE DEI CONTI Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali
CRITERI PER L’IDENTIFICAZIONE DELLE PERFORMANCE INDIVIDUALI E ORGANIZZATIVE, REGIONE CAMPANIA