Indipendentemente dalla specie animale il requisito di benessere con la maggiore prevalenza di irregolarità è di ordine strutturale: edifici e locali di stabulazione non idonei.
E’ questo il dato conclusivo che emerge dalla relazione annuale del Ministero della Salute sui controlli ufficiali svolti nel 2021 in fatto di benessere animale in allevamento, nell’ambito del Piano di Controllo Nazionale Pluriennale (2020-2022). Sono strutturali anche le non conformità sul benessere animale al macello, dove si osserva una diminuzione delle irregolarità. La non idoneità al trasporto resta il punto debole del benessere animale in viaggio, pertanto il Ministero ritiene “fondamentale” assicurare il regolare mantenimento dei controlli e “auspicabile il loro potenziamento”.
Benessere in allevamento– Nel 2021- l’ultimo anno in cui le attività ispettive hanno risentito della pandemia da Covid-19- i Servizi Veterinari hanno condotto circa 13 mila controlli ufficiali in stabilimenti dediti all’allevamento di suini, ovaiole, polli, vitelli, cavalli, bovini, ovicaprini, gallus gallus, ratiti, anatre, oche e tacchini. Nel corso del 2021, sono stati ispezionati il 12% degli allevamenti di broiler e il 18% degli allevamenti di ovaiole controllabili rispetto al 10% previsto per entrambe le categorie. Anche i controlli sugli allevamenti di cavalli (42%) ha superato la percentuale di controlli minimi programmati (15%). Per la specie suina, invece, sono stati ispezionati l’8,9% degli allevamenti controllabili rispetto al 18% programmato, mentre per la categoria vitelli sono stati ispezionati il 7.3% degli allevamenti rispetto al 10% previsto. Sul totale dei controlli effettuati le non conformità sono state circa 900, con conseguenti azioni amministrative e giudiziarie (circa un terzo).
Dalla relazione emerge che il requisito con la maggiore prevalenza di irregolarità è rappresentato dagli edifici e dai locali di stabulazione non idonei. Si tratta di una tipologia di non conformità “che richiede un impegno economico rilevante e necessita di una tempistica più lunga per la risoluzione”- si legge nel report del Ministero.
Suini– Per la specie suina le irregolarità più frequentemente riscontrate riguardano le questioni strutturali (edifici, locali di stabulazione, pavimentazione, spazio disponibile, libertà di movimento, illuminazione), oltre che mutilazioni, ispezione e controllo degli animali, alimentazione e abbeveraggio, personale, tenuta dei registri, attrezzature automatiche e meccaniche.
Ovaiole– Per le galline ovaiole sono state evidenziate irregolarità relative a questioni strutturali (edifici e locali di stabulazione), nonché attrezzatura automatica e meccanica, tenuta dei registri, spazio a disposizione, alimentazione e abbeveraggio e personale.
Polli da carne– Nei broiler le irregolarità hanno riguardato edifici e locali di stabulazione, il personale, l’alimentazione e abbeveraggio, la tenuta dei registri, l’ispezione e il controllo degli animali, l’attrezzatura meccanica e automatica.
Vitelli– Anche nei vitelli le irregolarità più frequenti sono state quelle relative alla struttura (edifici e locali di stabulazione) oltre che anomalie di procedure di allevamento, libertà di movimento e spazio disponibile.
BENESSERE AL MACELLO– Nell’anno 2021 su un totale di 1797 impianti presenti sul territorio nazionale, 1571 impianti sono stati sottoposti a controllo ufficiale, con 2060 controlli effettuati utilizzando le check list ai fini della verifica dell’applicazione del Regolamento (CE) 1099/2009. Gli impianti non conformi sono risultati 80 a cui hanno seguito 137 prescrizioni e 8 sanzioni. Si registra un’ulteriore diminuzione di impianti in cui sono state riscontrate non conformità. In generale le non conformità hanno riguardato la parte strutturale degli impianti, le strutture e attrezzature presenti, la formazione del personale, l’organizzazione dell’attività programmatica e la manutenzione degli strumenti utilizzati.
Adeguamento al regolamento 1099– Si nota una generale diminuzione delle non conformità rispetto all’anno precedente, ad eccezione di un lieve incremento delle non conformità relative a “manutenzione degli strumenti per la mobilizzazione e lo stordimento- programma”, confermando presumibilmente il continuo adeguamento degli impianti a seguito dell’entrata in vigore dell’Allegato II (Configurazione, costruzione e attrezzature dei macelli) del Reg. (CE) 1099/2009 (8 dicembre 2019).
Check list e capillarità– Le Autorità Sanitarie Regionali e Provinciali hanno aumentato l’attività di controllo del benessere alla macellazione utilizzando le check-list, con verifiche più capillari ed efficaci per valutare le caratteristiche strutturali e funzionali degli impianti e per verificare il rispetto dei requisiti minimi di benessere animale previsti dalla normativa vigente. “È auspicabile – si legge nella relazione- che tale attività di verifica prosegua attivamente potenziando nel contempo le attività di formazione e aggiornamento di tutto il personale coinvolto”.
BENESSERE AL TRASPORTO– I controlli programmati sono del 10% sui ezzi in arrivo da lunghi viaggi ai macelli, del 2% su mezzi da brevi viaggi in arrivo ai macelli e del 5% nei posti di controllo. Nel 2021 si rileva un maggior numero di controlli rispetto al 2020 (10.065 contro 9864), a fronte di un minor numero di non conformità (351 rispetto a 473). Bovini, suini e pollame rimangono le tre specie maggiormente controllate, analogamente al 2020. La non idoneità al trasporto rimane la non conformità prevalente seppur in diminuzione rispetto ad un trend che si presentava con un aumento costante dal 2018. Seguono le irregolarità nella documentazione (in aumento rispetto al 2020, 98 contro 69) e nelle pratiche di trasporto (in diminuzione). Altre irregolarità riguardano quelle relative ai mezzi (in aumento rispetto al 2020). Risultano invariate, a fronte del maggior numero di controlli, le non conformità per abbeveraggio/alimentazione.
Risultati – La specie con maggior percentuale di non conformità rilevate su numero di ispezioni effettuate è quella suina (5,7%), seguita da ovi caprini, equini, altre specie (conigli, animali da circo e zoo, fagiani, lepri, quaglie, pesci di acquacultura con trote e avannotti di specie marine, roditori da laboratorio, cani), pollame e bovini.
La specie bovina, seguita da quella suina, è la specie con il più alto riscontro di non conformità sulla idoneità degli animali. Risulta alta la percentuale di non conformità sui documenti nei cavalli (56.5%) e nelle “altre specie” (prevalentemente cani).
Correttivi– Dall’attività effettuata risulta fondamentale porre la massima attenzione alla pianificazione del viaggio e alle soste da parte dei trasportatori e all’attività di controllo di questi elementi da parte dei veterinari ufficiali prima della autorizzazione al viaggio. Sarebbe auspicabile infatti un aumento dei controlli alla partenza per una più attenta valutazione della idoneità degli animali caricati. Altrettanto necessario è un più attento controllo allo scarico, con immediata segnalazione di eventuali non conformità riscontrate al macello.
La relazione 2021 del Piano di Controllo Nazionale Pluriennale (PCNP) illustra i risultati del controllo ufficiale, lungo tutta la filiera agroalimentare, secondo quanto previsto dal Regolamento EU 2017/625. La relazione contiene rapporti e grafici inviati alla Commissione europea. Il benessere animale comprende i controlli presso gli allevamenti, al momento del trasporto e alla macellazione.
Relazione annuale 2021
Piano di Controllo Nazionale Pluriennale 2020/2022