Lo scontro adesso è palese. «Non perdo il sonno per il terzo mandato… ma al mio futuro ci penserò io quando sarà il momento », dice il governatore del Veneto Luca Zaia. È la risposta indiretta al suo segretario, a Matteo Salvini che ancora una volta sembra volerlo spingere verso Bruxelles.
Sul terzo mandato il leader del Carroccio ha alzato infatti bandiera bianca: «Se tutti gli altri han detto di no, se il 90% dei partiti dicono di no… è chiaro che da soli non ce la facciamo». Quindi a proposito di Zaia aggiunge: «Potrebbe fare tutto ciò che vuole. Ovviamente lui ama il Veneto. Se portiamo a casa l’autonomia, le Olimpiadi, le ristrutturazioni e altri progetti suoi e della Regione sarebbe utile un difensore del Veneto in terra d’Europa». La candidatura alle prossime elezioni di giugno è però esclusa visto che il Doge così come dagli altri Governatori (Fontana e Fedriga), l’hanno già bocciata al Federale di un po’ di tempo fa. La dichiarazione del vicepremier della Lega sembra piuttosto alludere al ruolo di futuro Commissario. Nel frattempo Forza Italia, che punta al sorpasso del Carroccio alle europee di giugno, si fa avanti mettendo sul tavolo la candidatura di Flavio Tosi, l’ex leghista ed ex sindaco di Verona ora tra gli azzurri. Conferma Antonio Tajani: «Abbiamo un partito forte, abbiamo superato un periodo di crisi, ora abbiamo una rete organizzativa molto efficiente, un leader regionale che può benissimo essere candidato alla presidenza della Regione. Mi riferisco a Flavio Tosi, vedremo, ne parleremo». Ma il Veneto lo vuole anzitutto Giorgia Meloni e sarà difficile non accontentare la premier.
Il Sole 24 Ore