“Il valore inestimabile del sistema sanitario italiano è da sostenere ed accrescere con investimenti finalizzati a rafforzare la tutela del bene salute contribuendo alla tenuta economica e sociale del paese anche mediante la razionalizzazione delle risorse dedicate. È da tempo che si sta concretizzando quel cambiamento culturale che considera la salute non più come un costo ma come un investimento da potenziare anche per rispondere alle transizioni epidemiologiche, demografiche e tecnologiche intervenute negli ultimi anni. Occorre affrontare nuove e urgenti sfide che pongano il nostro sistema sanitario al centro di risposte efficaci di policy, in grado di assicurarne, in modo durevole, caratteri di efficienza, resilienza e inclusività. È necessario potenziare le risorse finanziarie, umane, digitali, strumentali, strutturali e tecnologiche del sistema sanitario, in modo da fornire un contributo tangibile al rafforzamento dell’assistenza sanitaria, riducendo le asimmetrie territoriali e raggiungendo un assetto complessivo più omogeneo sul territorio nazionale, in termini di proporzioni tra i macro-livelli di assistenza (prevenzione, territoriale, ospedaliera)”.
Si apre così il documento, pubblicato sul portale del Ministero della Salute, “Atto di indirizzo per l’individuazione delle priorità politiche del Ministero della salute – 2024”. Si tratta del provvedimento annuale che individua le priorità politiche da realizzare nell’anno e costituisce il presupposto per la successiva direttiva ministeriale sull’attività amministrativa del Ministro della salute. Sono 12 le macroaree indicate dal documento sulle quali la politica sanitaria del prossimo triennio, in termini di opportunità e vincoli, andrà ad incidere:
1. Rafforzamento del sistema di prevenzione a garanzia del benessere del cittadino, con particolare riguardo alla popolazione a rischio;
2. Sostenere politiche innovative in materia di ricerca sanitaria, anche mediante il potenziamento del sistema delle reti e la promozione del trasferimento tecnologico;
3. Implementare il sistema di sorveglianza epidemiologica e della prevenzione e contrasto alle emergenze sanitarie;
4. Ridurre le disuguaglianze tra le regioni nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), promuovendo una più stretta integrazione tra ospedale e territorio, anche attraverso la realizzazione degli interventi del Pnrr, al fine di una maggiore soddisfazione di bisogni sanitari, accessibilità ai servizi, tempi di attesa e appropriatezza delle prescrizioni;
5. Valorizzare i professionisti sanitari, anche dando adeguato riconoscimento alle prestazioni svolte e compensando maggiormente le funzioni per le quali si registrano carenze, tra cui i servizi di pronto soccorso;
6. Favorire l’innovazione tecnologica nel campo dei dispositivi medici, attraverso un adeguamento delle dotazioni infrastrutturali degli enti del SSN; ridefinire le politiche nel campo delle sperimentazioni cliniche e rafforzare il sistema delle farmacie;
7. Implementare il Fascicolo sanitario elettronico, incentivare la diffusione e lo sviluppo della Telemedicina e realizzare l’ecosistema dei dati sanitari;
8. Promuovere l’efficientamento della struttura organizzativa del Ministero anche tenuto conto delle modifiche intervenute;
9. Accrescere la conoscenza degli utenti sui temi prevalenti di salute pubblica, con la promozione di apposite campagne informative rivolte alla prevenzione primaria e secondaria e al contrasto della disinformazione;
10. Impostare gli interventi per il benessere animale e a tutela della sicurezza degli alimenti in un’ottica One Health;
11. Promozione di corretti stili di vita, anche mediante politiche che mirano all’invecchiamento attivo e a prevenire e sostenere le fragilità;
12. Sviluppare politiche internazionali per la creazione di uno spazio europeo della salute con un ruolo propulsivo dell’Italia.