Rischia sette anni di carcere chi abbandona un animale in strada, quando dall’abbandono consegue un incidente mortale. Il testo all’esame in Assemblea.
In Assemblea è iniziata la discussione sull’Atto del Governo 1435-A relativo a “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada”. “Sono sette gli anni di carcere che potrebbe rischiare chi abbandona un animale in strada o nelle relative pertinenze, con la conseguenza di causare un incidente stradale che provochi morti o feriti con lesioni personali gravi o gravissime” lo ha riferito la relatrice Elena Maccanti (Lega) in Assemblea alla Camera.
Con l’approvazione dell’emendamento 1-bis in IX Commissione (Trasporti), è stato introdotto un nuovo articolo che inasprisce le pene contro chi abbandona gli animali in strada.
Omicidio stradale – L’emendamento approvato dalla Commissione Trasporti, in sede referente, ha infatti esteso l’applicazione della pena della reclusione da due a sette anni, prevista dall’art. 589-bis del Codice penale relativo all’omicidio stradale, anche a “colui che abbandona animali domestici su strada o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona la morte”.
Lesioni personali – L’emendamento estende anche le pene previste dall’art. 590 bis del Codice penale relativo alle Lesioni personali stradali gravi o gravissime che consistono nella reclusione da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime, anche “a colui che abbandona animali domestici su strada o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona le lesioni personali”.
L’iter in Assemblea è iniziato venerdì 1 marzo dove i relatori Elena Maccanti (Lega) e Andrea Caroppo (Forza Italia) hanno avviato la discussione sulle linee generali.