Elly Schlein attacca Giorgia Meloni e il suo esecutivo, questa volta in merito alla sanità.
Presidente, la sua risposta non ci soddisfa, e le farei anche un’altra domanda: ma lei è andata al Governo per risolvere i problemi o per continuare a fare opposizione, scaricandoli sugli altri? No, mi faccia capire, perché ero stata più delicata di lei, non ho citato l’anno in cui è stato adottato quel tetto alla spesa, che si rifà ai livelli del 2004. Ha ragione lei, era il 2009, e sa chi era Ministro di quel Governo? Lei era Ministra di quel Governo!
Quindi questo specifico problema lo ha creato lei, e non certo noi. Voi avete toccato solo un tetto di spesa, Presidente, avete toccato quello per aumentare la sanità privata e avete lasciato intatto, ad ora, quello del personale. Voglio dire questo, e mi sembra che dichiari molto quello che pensate voi. Secondo voi ci vuole più sanità privata e meno sanità pubblica. Lo sblocco delle assunzioni, però, lo stanno chiedendo 4 regioni di diverso colore politico. Servono più risorse e fin qui voi avete tagliato.
Non racconti la solita balla del più grande investimento della storia, Presidente, sono i vostri numeri, nero su bianco, a smentirla. I tanto sbandierati 3 miliardi in più non bastano nemmeno per fare i rinnovi dei contratti, né per stare al passo con i costi rialzati dall’inflazione.
E voglio dire che la verità è che la spesa sanitaria, che si calcola in tutto il mondo sul PIL, sta scendendo, secondo i vostri numeri, ai livelli precedenti alla pandemia. Si vede che non credete nella sanità territoriale, che avete tagliato anche nel PNRR sulle case della comunità, togliendole ai quartieri, alle periferie e alle aree interne. Si vede che non credete, insomma, che ci sia un problema, con medici stremati, attese infinite, reparti che si svuotano, ospedali obsoleti, 100.000 posti letto che mancano e mi faccia dire che ieri avete dato il colpo di grazia con l’approvazione di una riforma sull’autonomia differenziata che spacca il Paese, creando pazienti di serie A e pazienti di serie B e noi non ci stiamo. Avete fatto cassa tagliando sui disabili. Il suo capogruppo si permette di fare battute sulla salute mentale, che è un dramma che riguarda tantissimi italiani, tantissimi giovani che chiedono supporto e a cui voi date la sberla della vostra indifferenza.
La sua idea di sanità è quella in cui chi è ricco – lo ammetta, Presidente – può saltare le liste d’attesa andando dal privato e chi è povero, invece, sta rinunciando a curarsi, come hanno fatto 4 milioni di italiani. Non esiste nessuna destra sociale: questa è una destra letale sul diritto alla salute.
Ma prima l’ho sentita anche sul Patto di stabilità e l’ha confermato anche lei: lei ha accettato un compromesso al ribasso, prendendo atto di quello che hanno deciso Francia e Germania, ma, devo dire, che nelle scelte di tagli sulla sanità lei si sta confermando la regina dell’austerità. Noi ci batteremo per la sanità pubblica.