Il nuovo CCNL firmato oggi sarà in vigore a partire da domani. Presto in busta paga gli adeguamenti economici e nei prossimi mesi arriveranno gli arretrati che ammontano mediamente a circa € 9000 lordi.
Numerose le novità normative per superare rigidità storiche e favorire l’applicazione a livello aziendale.
Tutto sommato, date le condizioni in cui si è contrattato, è stato ottenuto il massimo possibile.
“Chiudere un contratto per 135.000 lavoratori è sempre un fatto importante e positivo. Ma questo resta un contratto vecchio di tre anni che paga solo oggi e inadeguatamente il lavoro estenuante sostenuto durante la pandemia da medici e sanitari. Le questioni che pendono irrisolte sulla sanità pubblica e sul diritto alla salute dei cittadini sono ancora tutte critiche e urgenti. Saremo vigili e determinati nel difendere la sanità pubblica e nel verificare la disponibilità del governo di chiudere entro l’anno il contratto del personale sanitario per il triennio 2022-2024. Il disagio negli ospedali e nei servizi non diminuirà di intensità senza altri opportuni investimenti. La vertenza sulla sanità pubblica solidaristica e universalistica non finisce qui” dichiara il Presidente FVM, Aldo Grasselli.