Alta adesione ovunque ieri in Veneto allo sciopero proclamato da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm, Cisl Medici. Moltissime le sale operatorie ferme, sono saltati gli interventi programmati con punte del 90 per cento in parecchie realtà ospedaliere.
Massiccia anche l’adesione dei medici veterinari, oltre il 60% in media in Regione, con picchi che hanno sfiorato l’85-90 per cento in alcune Ulss e Servizi. Bloccata l’attività nella grande maggioranza dei macelli industriali, comunque rallentata l’operatività negli altri casi.
Paolo Camerotto (Fvm): “I nostri organici sono sottodimensionati del 30% e il timore di sforare il tetto della spesa non è una motivazione valida per non assumere. In questa situazione sarà difficile affrontare una nuova emergenza, per cui serve un apporto di personale in grado di far fronte a tutte le varie fasi, dall’identificazione al trattamento. Questa non è solo una questione economica. Chiediamo di lavorare in ambiente favorevole, chiediamo un modello nuovo di fare sanità. Una mobilitazione delle dimensioni odierne non può lasciare indifferenti le forze sociali e politiche. Adesso aspettiamo delle risposte”
Sotto un momento della conferenza stampa che si è tenuta a Mestre. Ad illustrare le ragioni dello sciopero, da sinistra, il presidente FVM Veneto, Paolo Camerotto, il segretario regionale Cisl medici Veneto, Francesco di Bartolo, il segretario regionale Aaroi Emac, Massimiliano Dal Sasso.
LA RASSEGNA STAMPA
La Nuova Venezia – Il Mattino di Padova – La Tribuna di Treviso – Il Corriere delle Alpi
Il Gazzettino
Il Corriere Veneto
Gazzettino Padova
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