Il 18 dicembre i medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari aderenti alle sigle Aaroi-Emac, Fassid (Federazione Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fvm e Cisl Medici incroceranno le braccia bloccando tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare.
Così le sigle in un comunicato in cui spiegano di dare in questo modo seguito “allo stato di mobilitazione e alla sequenza delle numerose iniziative di protesta finora adottate, più che mai necessarie, per opporci a una manovra che va a danno del Servizio sanitario pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini”. Difendere il Servizio sanitario nazionale – spiegano nella nota Alessandro Vergallo (Aaroi-Emac), Roberta Di Turi (Fassid), Aldo Grasselli (Fvm) e Benedetto Magliozzi (Cisl Medici) – “ha per noi un valore morale oltre che politico, per evitare che un patrimonio fondamentale della nostra società e del nostro welfare possa essere abbandonato a una politica incapace e piegata a interessi di mercato. I nostri appelli sono inascoltati da tempo. Non ci resta che fermarci. Sciopero di 24 ore il 18 dicembre. Per le feste c’è tempo”.
La Sanità non fa ponte. Sciopera il 18 dicembre 2023
Il 18 Dicembre i medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, di AAROI-EMAC, FASSID (Federazione AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), FVM e CISL Medici incrociano le braccia, bloccando tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare.
Diamo così seguito allo stato di mobilitazione e alla sequenza delle numerose iniziative di protesta finora adottate, più che mai necessarie, per opporci ad una Manovra che va a danno del Servizio Sanitario Pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini.
Difendere il Servizio Sanitario Nazionale ha per noi un valore morale oltre che politico, per evitare che un patrimonio fondamentale della nostra società e del nostro welfare possa essere abbandonato a una politica incapace e piegata a interessi di mercato.
I nostri appelli sono inascoltati da tempo. Non ci resta che fermarci. Sciopero di 24 ore il 18 dicembre. Per le feste c’è tempo.
Alessandro Vergallo – AAROI-EMAC
Roberta Di Turi – FASSID
Aldo Grasselli – FVM
Benedetto Magliozzi – CISL MEDICI