Si preannuncia un dicembre difficile per quanto avranno bisogno di cure. Allo sciopero del 5 dicembre, proclamato da Anaao Assomed e Cimo Fesmed, si aggiunge un altro stop di 24 ore per la sanità pubblica. A proclamarlo Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo- Snr) e Fvm – Federazione Veterinari e Medici. “Il 18 dicembre fermeremo la sanità per 24 ore per non vederla fermata per sempre da una legge di bilancio che premia gli evasori e distrugge il diritto alla cura e la tutela della salute”, hanno sottolineato i sindacati in una nota.
In programma uno sciopero di 24 ore di medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari. Nel mirino, ancora una volta, le misure sul lavoro e sulle pensioni. Quindi sarà “stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale indispensabili per le diagnosi e le cure non urgenti e per la sicurezza e le forniture alimentari”.
I sindacati specificano che il 18 ci sarà il “blocco delle prestazioni anestesiologiche, con paralisi delle sale operatorie, dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore inclusa la partoanalgesia, e di tutte le consulenze differibili”. Idem per le prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica. Stop anche ai mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici.
“Tutte le diverse iniziative di mobilitazione messe in campo dalle organizzazioni che compongono l’Intersindacale – concludono i sindacati medici – sono fondamentali perché finalizzate a contrastare una Manovra iniqua e irricevibile che penalizza” la sanità pubblica e i suoi operatori. Insomma, la Manovra deve essere cambiata.