Il Mattino di Padova. La più vecchia oggi compirà tre anni esatti dalla sua presentazione. Porta la firma di Cristina Guarda, consigliera regionale del Veneto che vogliamo, ed è datata 6 novembre 2020. Lo Zaia-ter era iniziato da poco più di un mese. L’assessora deputata, Manuela Lanzarin, avrebbe dovuto rispondere entro il 21 dello stesso mese. Sono trascorsi tre anni e ancora la Giunta non ha spiegato «su quali basi giuridiche intenda procedere, riguardo alla facoltà data ai veterinari di eseguire tamponi».
Erano i giorni che vedevano l’infuriare della pandemia Covid. Evidentemente, il contenuto del quesito ha perso di significato. Eppure, nella pila di interrogazioni – immediate e scritte – presentate agli assessori regionali, scadute e in attesa di risposta, resta lì, rendendo plastica l’entità dei ritardi.
Le interrogazioni scadute
Centotredici, quelle a risposta immediata, e novanta, quelle a risposta scritta: sono le interrogazioni firmate dai consiglieri regionali del Veneto, indirizzate agli assessori, scadute e ancora in attesa di risposta. La maggior parte si concentra tra gli assessorati alla Sanità e all’Ambiente: quelli più “bersagliati” dai consiglieri.
«Serve più attenzione»
Un esempio di interrogazione scaduta, e ancora in attesa di risposta, è quella presentata il 9 settembre 2022 dalla capogruppo del M5S Erika Baldin. Considerando il grave aumento degli infortuni sul lavoro in Veneto, interrogava la Giunta: «Il piano strategico per la salute e sicurezza sul lavoro sta funzionando?». Non ha ottenuto risposta. «Vanno benissimo le campagne di sensibilizzazione sul tema degli infortuni sul lavoro, ma in una Regione che è spesso maglia nera per incidenti anche mortali, occorre maggiore attenzione. E la Giunta Zaia non ha ancora risposto alla mia interrogazione» dice ora Baldin. «I cittadini veneti hanno il diritto di sapere a che punto è l’attuazione del piano per la sicurezza sul lavoro, in particolare rispetto alle assunzioni dei tecnici dello Spisal promesse dalla Giunta Zaia». Quattordici mesi e ancora nessuna risposta, Baldin fa sapere che nelle prossime sedute del Consiglio tornerà a sollecitare la Giunta per avere una risposta.
Le sollecitazioni
Ma, negli anni, le sollecitazioni sono state diverse: tanti i consiglieri regionali che si sono rivolti all’Ufficio di presidenza, chiedendo maggiore celerità nelle risposte, da parte degli assessori. Rispetto alla precedente legislatura ci sono stati dei miglioramenti, ma c’è ancora tanto da fare. E così le interrogazioni scadute e senza risposta hanno superato le 200 unità.