L’annuncio è stato dato dall’assessore della Sanità, Simona De Francisci. L’indagine, che si occuperà di aggiornare dati, studi e piani raccolti nel recente passato, non riguarderà solo il Salto di Quirra, ma anche i poligoni militari di Capo Frasca e di Teulada.
Ha preso ufficialmente il via da ieri la prima e sistematica indagine epidemiologica sullo stato di salute della popolazione sarda residente nelle aree interessate da attività militari dell’Isola. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, dal presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito, Rosario Giorgio Costa, e dal direttore del Dipartimento Ambiente e prevenzione primaria dell’Istituto superiore di sanità, Loredana Musmeci.
“L’indagine epidemiologica farà sintesi e aggiornerà precedenti dati, studi e piani del recente passato – ha spiegato De Francisci -. Importante sottolineare che, come avevo chiesto in audizione in Commissione parlamentare, l’indagine, non solo riguarderà il Salto di Quirra, ma anche i poligoni militari di Capo Frasca e di Teulada”. “Si tratta di un primo e significativo passaggio – ha proseguito – che aiuterà a fare chiarezza e a stabilire l’eventuale nesso di causalità tra varie patologie e aree militari”. L’assessore ha poi annunciato che si sta lavorando sull’istituzione, a breve, del Registro regionale dei tumori.
L’organismo scientifico che avrà la supervisione dell’indagine epidemiologica sarà così composto:
– Loredana Musmeci, direttore del Dipartimento Ambiente e Prevenzione primaria (Ampp) (coordinatore);
– Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della Salute (Cnesps);
– Pietro Comba, direttore del reparto di Epidemiologia ambientale del dipartimento Ampp;
– Susanna Conti, direttore Cne – ufficio di statistica (Cnesps);
– Annibale Biggeri, Dipartimento di Statistica dell’Università di Firenze;
– Mario Usala, Airtum direttore Registro Tumori di Nuoro;
– Antonello Antonelli, assessorato della Sanità e coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico regionale.
Quotidianosanita.it – 16 dicembre 2011