Camici bianchi in rivolta dopo l’aggressione al San Filippo Neri: in ospedale come in trincea Medico picchiato, colto da infarto Arrestato un giovane cocainomane. Allarme sicurezza nei pronto soccorso
E stato colpito da un infarto il medico del San Filippo Neri aggredito giovedì sera al pronto soccorso da un tossicodipenden-te. Il sanitario è ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva e l’episodio ha ovviamente suscitato sconcerto. «E stato un attimo che non finiva più — raccontano i testimoni — Senza nessuna ragione quel ragazzo all’improvviso si è trasformato in una furia: ha aggredito il medico e ha scaraventato per terra gli altri operatori che si erano avvicinati nel tentativo di fermarlo». I testimoni che erano nel pronto soccorso del San Filippo Neri parlano di una sera di ordinaria follia. E gli altri medici sono indignati: «Questa è diventata una trincea di prima linea — dicono — C’è gente che si infuria per un nulla. E tanti che non accettano l’idea che si possa star male e anche morire. Tutti pretendono miracoli a volte impossibili». Pomello e Persili all’interno IL CASO Arrestato un pregiudicato di 26 anni. La vittima ricoverata per un infarto San Filippo Neri, botte al medico è allarme nei pronto soccorso Il presidente dell’ordine: un incontro con ministro e questore di ELENA PANARELLA Un’altra aggressione ai danni di un medico. Ancora a Roma, di nuovo al pronto soccorso del San Filippo Neri. L’ultimo caso di una lunga serie di episodi, che il più delle volte non vengono neanche a galla. Questa volta però, il medico, aggredito da un tossicodipendente, ha avutoun infarto ed èstatoricoverato nell’unità di terapia intensiva coronarica.
L’aggressore, un 26enne pregiudicato in cura al Sert, è stato arrestato poche ore dopo il fatto. A individuarlo e fermarlo gli agenti del commissariato Primavalle, diretti da Domenico Condello, che dopo alcune ore sono riusciti a rintracciarlo telefonicamente e poi a bloccarlo. Per lui è scattato il fermo per lesioni personali gravissime ed interruzione di pubblico servizio. Il giovane si era presentato giovedì pomeriggio al pronto soccorso e dopo una breve degenza, intorno alle 21, era diventato insofferente, e all’improvviso, senza dare il tempo di reagire, ha aggredito due medici e un ausiliario, che hanno riportato lesioni di differente gravità. Uno dei medici però, 42 anni, romano, è stato colto da un infarto.
Nei mesi scorsi al San Filippo Neri si erano verificate altre aggressioni ai medici da parte di familiari di pazienti. La più grave nel dicembre del 2010, quando un’equipe medica, uscita per dare la notizia ai genitori della morte della loro figlia, fu picchiata dagli stessi familiari. In quel caso fu necessario l’intervento dei poliziotti per riportare la calma, mentre i medici furono feriti e curati con diversi giorni di prognosi. «Dopo questa nuova aggressione – spiega il direttore sanitario dell’ospedale Lorenzo Sommella – si è tenuta un’assemblea dei sindacati medici con il presidente dell’ordine di Roma, Mario Falconi, per prendere decisioni sulla sicurezza». Secondo le stime dell’Ordine dei medici di Roma, ben nove camici bianchi su dieci subiscono in silenzio senza rivolgersi alle forze di polizia, «aggressioni fisiche e verbali, sono all’ordine del giorno», ha sottolineato Falconi. «La situazione è grave- ha aggiunto Falconi- ho chiamato il questore Tagliente, che mi ha assicurato l’attivazione di misure di sicurezza nel pronto soccorso nelle ore notturne, e ho chiesto un incontro urgente al ministro della Salute Ferruccio Fazio». Per lunedì intanto è stata convocata una riunione straordinaria «per mettere fine a queste aggressioni». Solidarietà al medico aggredito è stata espressa dal presidente della Regione, Renata Polverini: «Si tratta di un fatto grave, ai danni di chi con responsabilità e professionalità ogni giorno garantisce assistenza alle persone. La mia vicinanza va a tutto il personale del San Filippo Neri, e al suo direttore, e agli operatori sanitari della regione ai quali non faremo mancare il nostro supporto al fine di poter elevare i livelli di incolumità e di sicurezza nelle strutture sanitarie». Per il capogruppo Pd alla Pisana, Esterno Montino, «una delle cause principali di questa situazione sta tutta nelle scelte regionali compiute negli ultimi 18 mesi sulla sanità. Quanto accaduto è la punta dell’iceberg di un problema scaturito dall’azione combinata del blocco del turn-overedai tagli indiscriminati contenuti nel decreto 80 con la cancellazione di pronto soccorso nelle province». Il vice presidente della Regione, Luciano Ciocchetti: «Questo episodio non deve rallentare il lavoro e non deve scalfire la professionalità, sempre dimostrata, di tutto il personale del San Filippo Neri».
Messaggero di sabato 8 ottobre 2011