Si riconoscono perché spesso, invece di respirare, sembra che ansimino ininterrottamente o, nei casi più estremi, che russino.
Sono i cani detti brachicefali, come i bulldog, i carlini, i dogue de Bordeaux o i boxer, che a causa della conformazione del loro muso, appunto, respirano sbuffando, arrivando a volte ad avere per questo gravi problemi di salute. E quando si tratta di viaggiare in aereo, la situazione è ancora più pericolosa, tanto che alcune compagnie americane hanno deciso di bandire alcune di queste razze dai loro voli, proprio a causa dell’elevato numero di incidenti e, purtroppo, di morti avvenute in cielo. Anche in Italia un caso simile è salito alla cronaca: su un volo Alitalia Palermo Roma un carlino, infatti, morì.
Oggi, negli Usa, è rimasta solo una manciata di vettori a consentire alle razze brachicefale di volare nelle proprie stive. Il motivo è semplice: secondo il dipartimento federale dell’Agricoltura, 189 animali sono morti su voli commerciali dal giugno 2005 al giugno 2011; di questi, 98, dunque oltre la metà, appartenevano a razze brachicefale.
Messaggero di sabato 8 ottobre 2011