Non riusciva più a gestirlo e ad accudirlo, e così ha deciso di disfarsene, come si fa di una roba vecchia che non si sa più dove buttarla. E quel rifiuto particolare, che una volta rappresentava il suo miglior amico, ha deciso di gettarlo nel canale Osellino. E per essere sicuro che andasse a fondo, gli ha legato una bombola di gas al collo.
Il rifiuto particolare era il suo cane. Vivo. Ma il 30enne mestrino, mercoledì poco dopo le 13, non c’ha pensato due volte: ha legato al collo del Pinscher una pesante bombola e via, l’ha lanciato nell’Osellino con un bel tuffo nel canale, all’altezza di via Pertini. Un passante, tuttavia, ha visto l’animale in difficoltà sull’Osellino, e ha fatto di tutto per riportarlo a riva prima che annegasse. E c’è riuscito. E subito dopo ha chiamato la polizia.
Sul posto è arrivata la volante e il personale veterinario, che ha prestato le prime cure al cane, che presentava diverse ferite al torace e al collo. Il medico veterinario, poi, è andato alla ricerca del microchip che riporta tutti i dati dell’animale, compresa l’identità del suo proprietario. Gli agenti in pochi attimi hanno rintracciato il proprietario del Pinscher. E l’hanno raggiunto a casa.
Davanti ai poliziotti il proprietario del cane ha ammesso di aver tentato di uccidere il suo miglior amico: «Non ce la faccio più a gestirlo», ha detto il 30enne agli agenti. Per questo il giovane è stato denunciato per maltrattamenti su animali.
Il Pinscher, ferito e molto provato per aver tentato di non affogare con tutta quella zavorra al collo, è stato affidato alle cure del medico veterinario
Leggonline.it 7 Ottobre 2011