Nessuna epidemia di tubercolosi reale a Roma, ma una «epidemia politica e mediatica». E l’accusa del ministro della Salute Ferruccio Fazio, che smentisce con i dati l’allarme creato sulla vicenda della Tbc al «Gemelli».
«Qualcuno ha parlato di epidemia a Roma — ha spiegato Fazio a margine del congresso nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) — un’epidemia composta da due casi: un’infermiera e una neonata». Ma, ha sottolineato il ministro, «a Roma nel 2008 i casi sono stati 530 e nel 2009, in calo, 498. Ma che epidemia è? E solo un’epidemia politica e mediatica, non certo tubercolare». Fazio ha riferito che dal 1955 al 2009 c’è stato un netto calo dei casi di tubercolosi in Italia: si è passati da 25 casi su I OOmila abitanti a 7 su I OOmila. Con una variabilità territoriale dai 12 del Lazio ai 2 della Campania. Sono cambiate anche le classi di età dei pazienti, con una riduzione degli over 65 e un aumento dei giovani.
Avvenire 7 ottobre 2011