Niente animali in scena. Palazzo Marino interviene dopo la denuncia dell’Aidaa, che ha presentato un esposto alla Procura per l’ipotesi di reato di maltrattamento continuato ed aggravato di animali in relazione alle prove e alla messa in scena dell’opera lirica «Cavaliere della Rosa», di Strauss, in programma alla Scala dal primo ottobre.
Invece dei due levrieri afgani adulti, del cucciolo di chihuahua, del pappagallo e della scimmia imbalsamata (specie protetta), previsti per il debutto, saranno usati solo peluche o «succedanei». Lo ha precisato l’assessore alla Qualità della vita del Comune di Milano, Chiara Bisconti. «Ho verificato con il teatro e il sovrintendente Lissner e posso confermare che la questione è stata risolta – ha detto l’assessore -. Per le prossime prove dello spettacolo e per la messinscena non verranno assolutamente usati animali vivi, nell’assoluto rispetto delle norme previste dal Regolamento comunale di tutela degli animali».
UN CUCCIOLO DI TRE MESI – Secondo quanto riferisce l’associazione la rappresentazione alla Scala prevedeva l’utilizzo in scena di alcuni animali vivi e imbalsamati. Aidaa ha precisato di aver ricevuto nei giorni scorsi, anche dal personale interno al teatro, diverse segnalazioni che raccontavano di situazioni insostenibili «come il tenere bloccate le ali del pappagallo o il portare in scena il cucciolo di chihuahua di soli tre mesi che trema di paura dall’inizio alla fine».
«MARCIA INDIETRO» – Aidaa aveva levato gli scudi già da domenica, contro la messa in scena del «Rosenkavalier», previsto in cartellone dall’1 ottobre, con la regia di Herbert Wernicke; ma nel frattempo il teatro aveva fatto marcia indietro, informando che gli animali – allo spettacolo in arrivo da Madrid – non sarebbero assolutamente stati utilizzati.
I PRECEDENTI – L’associazione rileva che «non è la prima volta che sul palco della Scala salgono gli animali per esibirsi in un opera lirica. Negli ultimi 20 anni sono state 4 le opere in cui sono stati usati animali vivi quali cavalli, asini e in un caso cani adulti. E’ invece assolutamente la prima volta che sul palco della Scala di Milano sale un cucciolo di cane di soli tre mesi».