Api assassine più cattive che mai nel 2011, almeno secondo il parere di Reed Booth, uno dei massimi esperti di questo tipo di insetto.
Le api cosiddette “assassine” sono ibridi realizzati alla fine degli Anni Cinquanta incrociando api africane con api europee. Il prodotto di questo incrocio, realizzato per ottenere esemplari più produttivi e resistenti a particolari condizioni di umidità e di calore. Ma gli sciami di queste api risultato spesso molto difensivi rispetto al loro alveare e quindi particolarmente aggressivi.
Booth sostiene che, almeno negli Stati Uniti, dove si sono registrate temperature record quest’estate, le api africanizzate sciamando hanno realizzato alveari di dimensioni superiori al solito, con colonie molto numerose e aggressive. In un’intervista televisiva, al network Cnn, Booth racconta di essere intervenuto, in Arizona, su un alveare di 90 chili che ospitava almeno 250 mila api che, sciamando, avevano aggredito e ucciso un maiale. “Era un animale adulto – ha detto Booth – e francamente mi ha un po’ sorpreso che sia morto nell’attacco. Ma anche un altro maiale, una femmina incinta, è stata ridotta in fin di vita e ha perso i piccoli”.
La proprietaria della fattoria, Jane Hewitt, ha detto che l’attacco è stato “una cosa spaventosa: sono saltata in macchina per proteggermi e le ho viste venire verso di me, come una nuvola scura”.
Nella stessa settimana Booth è intervenuto anche a Palominas, sempre in Arizona, per un altro sciame di api assassine di almeno 200 mila esemplari, che si erano stabilite in una casa abbandonata. “Erano estremamente aggressive – ha raccontato Booth -. Su una scala da uno a dieci direi almeno nove. Si sentiva l’odore del veleno: attorno alle nostre maschere si concentravano così tante api che riuscivamo a malapena a vedere che costa stavamo facendo”.
I servizi di disinfestazione riferiscono che ormai è abbastanza comune imbattersi in alveari di peso superiore ai 40 chilogrammi. Kevin Hodgson, responsabile di una di queste aziende, riferisce che “negli scorsi anni era raro che arrivassero a queste dimensioni. è stato un anno record”.
Si moltiplicano anche le segnalazioni di persone punte. Il caso peggiore è stato segnalato a Santa Ana, in California, dove uno sciame ha attaccato quattro persone, delle quali una su una sedia a rotelle, che ha riportato oltre sessanta punture. Tutti e quattro sono finiti in ospedale.
Lastampa.it – 17 settembre 2011