La competente Direzione generale della sicurezza degli alimenti e nutrizione del Ministero deve promuovere con le Regioni Lombardia e Veneto tempestivi accertamenti per individuare le cause
In merito alle notizie di stampa riguardanti lo “spiaggiamento” di anguille sulle rive del Lago di Garda, il Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini ha in data odierna dato precise indicazioni alla competente Direzione Generale della Sicurezza degli alimenti e nutrizione del Ministero affinché si faccia promotrice con le Regioni Lombardia e Veneto di tempestivi accertamenti per individuarne le cause.
A tale proposito il Sottosegretario Martini ha dichiarato: “Ho chiesto che venga intensificata la sorveglianza da parte dei Servizi veterinari locali su quanto segnalato e che campioni di anguille vengano inviati agli Istituti Zooprofilattici di Brescia e Padova per le necessarie analisi, sia per quanto riguarda la ricerca di eventuali contaminanti, quali diossina e PCB, che di altri agenti patogeni che potrebbero aver determinato il fenomeno”.
In riferimento alla già accertata rilevazione dei sopra citati contaminanti si rammenta l’adozione a tutela della salute pubblica nello scorso mese di maggio dell’ Ordinanza a firma del Sottosegretario On.le Martini concernente il divieto di commercializzazione di anguille pescate nel Lago di Garda e di conseguenza del loro consumo.
A tale provvedimento, ha fatto seguito, come richiesto dallo stesso Sottosegretario Martini, un decreto di divieto assoluto di pesca assunto con grande coerenza dalla Provincia di Verona per quanto attiene alla sponda veneta del Lago di Garda.
Per quanto riguarda la sponda bresciana, dopo il parere favorevole della Regione Lombardia, sollecitato dal Ministero della Salute ed emesso nella giornata di ieri 29 agosto, ci si attende un analogo provvedimento da parte della Provincia di Brescia ispirato al principio di precauzione.
Il Sottosegretario ha inoltre ricordato che il Ministero della Salute sta seguendo attentamente il programma di monitoraggio per la ricerca di diossine e PCB sia sulle anguille sia sui sedimenti del lago.
Il Tavolo tecnico, voluto dal Ministero della Salute, a cui partecipano le Regioni interessate e la Provincia di Trento, gli Istituti Zooprofilattici della Lombardia e del Veneto e le ARPA competenti sta raccogliendo, in un sistema informatizzato, gestito dal Centro di referenza Nazionale di Teramo, tutti i dati analitici per definire e coordinare la ricerca dei congeneri e per condurre un lavoro integrato al fine di determinare le cause della contaminazione.
Il sottosegretario On. Francesca Martini che sta seguendo con attenzione tale problematica a tal proposito dichiara: “Attendo i risultati dei carotaggi condotti sui sedimenti del lago per tutte le province interessate entro e non oltre il 15 settembre come concordato a livello tecnico lo scorso mese di luglio. Successivamente convocherò una riunione per valutare i risultati del monitoraggio. Mi preme nuovamente ribadire la qualità ottima delle acque del Lago di Garda e che le problematiche che possono emergere in materia di sedimenti sono compatibili con situazioni di contaminazioni pregresse cui esclusivamente l’anguilla esprime sensibilità per la cospicua presenza di grasso”.
Ministero Salute – 30 agosto 2011