Gli animali carbonizzati o asfissiati. Cinque persone soccorse dai sanitari per aver respirato in mezzo al fumo. Migliaia di euro di danni nell’azienda in via 28 Aprile di proprietà della famiglia De Bortoli.
VO’. Quasi duemila conigli morti carbonizzati o asfissiati, migliaia di euro di danni, cinque persone soccorse dai sanitari. E, su tutto, l’ipotesi dell’incendio doloso. Nottata d’inferno per la famiglia De Bortoli, proprietaria di un’azienda agricola al civico 299 di via 28 Aprile a Vo’, tra Zovon e Carbonara.
L’azienda ha cinque ettari di vigneto e un capannonne che ospita oltre seimila conigli. Verso le 3 della notte tra domenica e lunedì scorso a qualche metro dall’allevamento si è scatenato un rogo che in tempi rapidissimi ha raggiunto il capannone. «Ci siamo accorti dell’incendio sul nascere – racconta Leonardo De Bortoli, titolare dell’azienda – e ovviamente siamo corsi subito a domare le fiamme, in attesa dei soccorsi».
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Este e i carabinieri di Lozzo Atestino. «Fino al loro arrivo io, mia moglie e mia figlia ci siamo adoperati per limitare i danni – continua Leonardo -. Ad aiutarci sono giunti anche mio fratello e sua moglie».
Alcune centinaia di animali sono morti carbonizzati, mentre quasi un terzo è morto per asfissia: fuoco e fumo hanno sterminato almeno duemila conigli. A questo si aggiungono i danni alla struttura: l’incendio costerà caro ai De Bortoli. «Siamo rimasti troppo a contatto del fumo – aggiunge l’allevatore – e abbiamo avuto bisogno di cure mediche. Mia moglie e mia cognata sono state sottoposte a un trattamento d’ossigeno, per ripristinare la corretta respirazione».
Sulle cause che hanno scatenato il rogo c’è massimo riserbo, ma pare abbastanza chiara la mano dolosa. Lo confermerebbero alcuni dettagli raccolto sul luogo dell’incendio, ma soprattutto alcune testimonianze che avrebbero notato presenze sospette e rumori anomali poco prima dell’incendio.
Quanto avvenuto domenica notte non è cosa nuova per Vo’: un altro incendio di dubbia origine si era sviluppato a inizio luglio a Cortelà dove tre macchine parcheggiate nel ristorante «Il cenacolo degli Euganei» si erano incendiate.
Fonte (http://mattinopadova.gelocal.it/) 29 agosto 2011