L’aumento del contributo integrativo per i professionisti potrà essere votato dalle Casse da fine agosto.
È stata pubblicata sulla «Gazzetta ufficiale» 184 di ieri (ed entrerà in vigore il 24 agosto) la legge 133 del 12 luglio 2011 che ha permette agli enti di previdenza privati che applicano, pr le pensioni, il sistema di calcolo contributivo di elevare fino al 5% il contributo integrativo.
Alle Casse è riconosciuta la possibilità di destinare parte del contributo integrativo alla dote contributiva degli iscritti, per aumentare il montante che determinerà poi la pensione. Le Casse interessate dalla norma sono tutte quelle nate con il Dlgs 103/96 e quelle di dottori commercialisti e ragionieri che hanno adottato il contributivo e dal 24 agosto potranno deliberare l’aumento dell’integrativo, destinandone appunto una parte alle singole pensioni.
Gli effetti della legge nelle parcelle si faranno sentire: se l’integrativo salirà al 5%, il costo per i privati non aumenterà solo di questa componente, ma anche dell’Iva (se dovuta e se si tratta di un professionista non minimo), in quanto l’integrativo è imponibile Iva e il privato non può recuperarla. Se la fattura sarà emessa nei confronti di un soggetto Iva, invece, la maggiore imposta calcolata verrà detratta dall’Iva da versare. In questo caso, sul compenso, ma non sul contributo, andrà applicata la ritenuta d’acconto del 20 per cento.
Ilsole24ore.com – 10 agosto 2011