L’Anaao-Assomed si scaglia contro il Governo sui ticket, dopo la bocciatura della proposta di tassare il tabacco al posto dell’introduzione del ticket.
“Il Governo – si legge in una nota – ha rinviato a futura memoria la giusta proposta proveniente da autorevoli Ministri e dalla sua stessa maggioranza. In sostanza, preferisce aumentare gli elementi di iniquità sociale”.
Secondo il principale sindacato della dirigenza medica il Governo “preferisce aumentare gli elementi di iniquità sociale, taglieggiando la esigibilità di un diritto costituzionalmente garantito, quale il diritto alla salute, piuttosto che intervenire su stili di vita che producono morti, malattie e costi sanitari esorbitanti. Meglio trasferire i costi della sanità su tutti i cittadini tassando di 10 euro ogni richiesta di prestazione, che chiedere una compartecipazione di 34 euro l’anno(!!) solo a chi una parte non marginale di tali costi produce. Se “non ci sono le condizioni per intervenire” in questa materia si trovano sempre i momenti e le condizioni per tagliare la Sanità e mettere le mani in tasca dei Medici e dei cittadini”. “Le Regioni – segue la nota – con le spalle al muro studiano non solo le modalità di modulazione della nuova tassa, ma anche discutibili provvedimenti di estensione a tutte le attività sanitarie con il rischio di imitare il Governo andando a tosare i soli noti e cioè i Medici dipendenti”.
“Un Paese civile – conclude il comunicato Anaao – dovrebbe essere sempre in grado di darsi una scala di priorità, ma aumentano le preoccupazioni per il futuro se nel nostro Paese la sanità viene dopo il monopolio e la salute dopo il fumo, con i Medici dipendenti del SSN nel ruolo di bersagli preferiti di chiunque voglia fare cassa”.
Quotidianosanita.it – 4 agosto 2011