I risultati delle prove Invalsi premiano le scuole della regione. La presenza di stranieri abbassa la media delle seconde elementari. Palumbo: «Ma già in quinta recuperano, quindi il sistema è ottimo»
VENEZIA – Per una volta senza dubbio sono i migliori d’Italia. In Italiano ma anche (e a sorpresa) in matematica. Gli studenti veneti svettano in cima alla classifica delle regioni italiane nel test Invalsi. Scrittura, cultura generale, ma anche matematica, insomma. Un dato rilevante, questo, se si considera che da quest’anno lo studio delle competenze (come dalla direttiva 67 del 2010) fa riferimento anche a tutte le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado, e quindi alle superiori. Non solo i più piccoli, dunque, ma anche (e soprattutto) i 14enni veneti salgono sul podio guadagnando l’oro, battendo in competenze i loro coetanei delle altre regioni e contribuendo a delineare un Paese a tre velocità. Le due aree geografiche del Nord da una parte, che hanno ottenuto risultati medi decisamente superiori al resto del Paese, con differenze di circa 8 punti percentuali medi rispetto al Sud e Isole per l’Italiano e di quasi 10 punti per la matematica, e le aree di Centro e Sud dall’altra. «La vera distanza, quest’anno è coperta proprio dagli studenti veneti – dice Carmela Palumbo della direzione generale per gli ordinamenti e l’autonomia scolastica del Miur (ministero istruzione università e ricerca) – viaggiano a livelli altissimi e sono molto competenti. Sono semplicemente lo specchio di un sistema scolastico che funziona molto bene».
E infatti la classifica parla chiaro: gli studenti migliori, quelli che hanno totalizzato in media più punti sia nella prova di italiano che in quella di matematica (dopo la provincia autonoma di Trento) sono proprio i veneti, seguiti a ruota dagli studenti di Lombardia, Friuli-Venezia- Giulia e Piemonte. Il risultato sorprendente riguarda in particolare le prove di matematica. Li’ i ragazzi veneti delle scuole superiori superano di molti punti i risultati dei coetanei di altre Regioni, anche se frequentano scuole diverse. Per capirci: i ragazzi degli istituti tecnici veneti sono più ferrati in matematica di quelli che frequentano i licei scientifici al Sud. «Un dato che trova una significativa conferma anche rispetto alle indagini dell’Ocse Pisa diffuse qualche mese fa e che mette in luce il ruolo centrale degli istituti tecnici nell’istruzione superiore, qualora siano gestiti nel modo giusto – spiega Palumbo – l’analisi di questo dato premia soprattutto chi lavora in Veneto come docente. A loro va il merito di tanta preparazione». C’è però una piccola eccezione: la seconda elementare. Lì i bambini veneti hanno totalizzato risultati più bassi. «Sono bambini poco scolarizzati che hanno alle spalle appena un anno e mezzo di scuola – conclude Palumbo – in Veneto i dati sono un po’ inferiori rispetto a quelli delle classi più avanzate perché c’è una forte incidenza degli studenti stranieri. I bambini veneti partono da condizioni di maggiore difficoltà e a distanza di tre anni (guardando le prove della quinta elementare) sono già in vetta alla classifica. Quello veneto è un sistema di eccellenza».
Corriere.it – 30 luglio 2011