La maggioranza si spacca sull’emergenza rifiuti in Campania. Dopo la bocciatura in Aula della proposta del relatore Agostino Ghiglia (Pdl) di rinvio in commissione del decreto legge, la Lega annuncia che voterà contro il provvedimento, vista la difficoltà ad arrivare a un accordo con il Pdl sul trasferimento della spazzatura verso altre Regioni.
Un decreto che, tra l’altro, alla luce della sentenza del consiglio di Stato che ha dichiarato validi gli accordi tra le regioni, potrebbe complicare le operazioni di trasferimento della spazzatura. Ma il Carroccio puna i piedi e, con il capogruppo Marco Reguzzoni, non esclude che la maggioranza possa ritirare il provvedimento: “Nella notte matureranno buoni consigli”, ha detto provocatorio Reguzzoni.
Il rinvio del testo in commissione è stato respinto con uno scarto di sei voti. Contro si sono espressi Pd, Udc, Idv e Fli, mentre a favore erano schierati il Pdl e la Lega, che non sono riusciti ad arrivare a un accordo dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato che ha riaperto il trasferimento della spazzatura in altre Regioni. L’Assemblea ha così iniziato l’esame degli emendamenti al testo, che in serata è stato rinviato a domani, su proposta del relatore Ghiglia (questa volta approvato con 14 voti di scarto).
Dopo che il consiglio di Stato ha sospeso l’ordinanza del Tar del Lazio sullo stop al trasferimento automatico dei rifiuti dalla Campania ad altre Regioni, la Lega ha preteso che fosse necessario il nulla osta delle Regioni prima dell’arrivo della spazzatura. La richiesta ha causato il malumore dei deputati campani del Pdl Paolo Russo, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro. Per questo il relatore ha chiesto il rinvio del testo in commissione, che però è stato bocciato dall’Aula.
Subito dopo la bocciatura, nella saletta del Governo adiacente al Transatlantico si sono riuniti il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchito e il presidente dei deputati della Lega Marco Reguzzoni. Insieme a loro erano presenti, per il Pdl, Maurizio Lupi, Agostino Ghiglia (relatore del provvedimento) e Denis Verdini, e, per il Carroccio, Guido Dussin. Ma il vertice non è riuscito a portare a una ricomposizione delle divergenze, visto che in Aula, il leghista Renato Togni intervenendo sugli emendamenti al decreto, ha detto: “In Consiglio dei ministri i membri del governo della Lega nord hanno votato contro questo decreto legge: si presume che i gruppi parlamentari manterranno la stessa posizione durante l’esame parlamentare del provvedimento”.
”Se la Lega, come ha annunciato, dovesse votare contro il decreto rifiuti, a Berlusconi non resterebbe che una cosa da fare: formalizzare la crisi e salire al Quirinale per dimettersi – afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi -. E’ ora di dare un vero governo al Paese e finirla con lo strazio politico ed economico cui Berlusconi sta condannando l’Italia”. Critica anche Raffaella Mariani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente a Montecitorio, che commenta: ”Con la maggioranza battuta alla Camera sul rinvio in commissione del decreto rifiuti è evidente lo stato di sbandamento di un governo che riesce a stare insieme solo con i voti di fiducia”. Rincara la dose il segretario del Pd Pierluigi Bersani: “Auto-ostruzionismo, sbandamento totale della maggioranza. Alla prova dei fatti questi non ci sono, mentre il problema c’è ed è grande”.
Dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato, secondo il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ”molto dipende dalle Regioni e dal fatto che il Governo possa recepire l’ordinanza. Noi ci attenderemmo dal Parlamento da un lato di confermare la possibilità di accordi diretti senza nulla osta e soprattutto la possibilità che le città con un certo numero di abitanti possano accordarsi direttamente”, cosa che renderebbe il nulla osta “non preventivo e obbligatorio”, ma “successivo, di conformità e regolarità”. “Questo accelererebbe sicuramente la soluzione dei problemi – ha concluso de Magistris – anche perché solidarietà effettiva ne abbiamo avuta solo da tre Regioni”.
Ilfattoquotidiano.it – 19 luglio 2011