Il sindaco di Firenze paragona i dipendenti comunali a Fantozzi e ai suoi colleghi già pronti al timbro del cartellino per uscire. E la replica non si fa attendere: «Fantozzi sarà lui, smetta di giocare e cresca»
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi paragona i dipendenti comunali a Fantozzi e ai suoi colleghi già pronti al timbro del cartellino per uscire. E la replica non si fa attendere: «Fantozzi sarà lui. Ci sono problemi di tagli che mettono a rischio i servizi comunali e lui gioca: è ora che cresca», dice Stefano Cecchi, della Rsu del Comune di Firenze.
Il caso si è aperto con un’intervista di Renzi, apparsa sabato su Sport Week e riportata anche sul sito del primo cittadino, nella quale Renzi fa un paragone tra Fantozzi e i dipendenti comunali. Renzi spiega che il suo modello di lavoro di riferimento sono «Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google. Ho visitato la sede di Mountain View e sono rimasto folgorato: niente badge, campi da ping pong, la parete per l’arrampicata. Mi piacerebbe che al Comune di Firenze si lavorasse così. Invece mi ritrovo coi dipendenti che timbrano alle 14 e già un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire» e «chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento».
Il sindaco rottamatore definisce anche i sindacati come «l’organizzazione più lontana dalla mia generazione». Nei giorni scorsi, inoltre, Renzi aveva annunciato un altro provvedimento sui dipendenti comunali (provocando diverse reazioni) per la cosiddetta pausa sigaretta: in tutte le strutture comunali si potrà andare a fumare solo timbrando il cartellino in entrata e in uscita. «Forse – afferma oggi Cecchi – Renzi è così avanti che non vede quello che sta accadendo: ma invece di giocare dia risposte serie sui tagli». Proprio su questo la Rsu, il 7 luglio scorso, aveva chiesto al sindaco un incontro urgente, minacciando in caso contrario anche il ricorso allo sciopero. Cecchi ha spiegato che, proprio oggi, l’incontro è stato fissato per il 28 luglio.
corriere.it – 18 luglio 2011