Conferenza stampa del governo al ministero dell’Economia per presentare le nuove misure. I ministri sono seduti uno accanto all’altro.
Il ministro della funzione pubblica Renato Brunetta è vicino al sottosegretario Paolo Bonaiuti e al ministro Roberto Calderoli. Brunetta snocciola i dati dei correttivi della manovra anno per anno. Sta dicendo: «Ricordo a tutti che la massa salariale del settore pubblico, per non considerare i consumi intermedi, è di circa 180 miliardi di euro. Per cui i correttivi di questo tipo sono assolutamente sostenibili». È l’inzio del video diffuso da Repubblica.it: a questo punto la telecamerina si muove velocemente a sinistra, inquadra il ministro Tremonti che cambia volto, alza le spalle e commenta con il suo vicino, il Ragioniere Generale della Stato Mario Canzio: «Questo è il tipico intervento suicida… È proprio… proprio un cretino!»
Tremonti torna serio, si aggiusta la cravatta, guarda fisso. Canzio legge gli appunti al ministro dell’Economia: «Anche perché in una manovra complessiva di 34 miliardi e nove accumulati con spesa…». Brunetta continua a snocciolare dati. Tremonti: «Eh ma deve parlare….» Interviene il capo di gabinetto del ministro dell’Economia, Vincenzo Fortunato, che dice a Tremonti: «Questo è un massacro!» Il ministro risponde: «Devo dirlo?» Poi si tranquillizza e esclama «Tanto c’è il testo».
Passano pochi minuti, Brunetta continua a parlare affermando che si difenderanno i salari reali delle amministrazioni dal rischio inflazione. Tremonti sivolta verso il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e gli dice riferendosi a Brunetta: «Maurizio? Ma è scemo, eh?» Sacconi risponde: «Non lo seguo neppure». Passano pochi minuti e Tremonti ribadisce il concetto: «Ma è proprio un cretino!».
Poche ore dopo si diffonde la notizia che Tremonti ha chiesto scusa a Brunetta durante il Consiglio dei ministri. I due, sempre a quanto si apprende, si sono abbracciati.
ilsole24ore.com – 7 luglio 2011