I roditori proliferano, timori per il rischio di leptospirosi Il titolare di un cantiere nautico: «Gravi danni per rive e canneto»
Fioccano le segnalazioni alla Provincia e ai Comuni rivieraschi della sponda veronese del lago di Garda per la presenza, sul lago, nelle nutrie. Il grosso roditore trova sul lago il suo habitat naturale il cui punto riferimento è ovviamente l’acqua. E Lazise è una delle zone dove le nutrie vivono e si moltiplicano. Idem per Bardolino e Garda.
A Lazise trovano il suo naturale modo di vivere nel canneto. Primo fra tutti quello attiguo al cantiere nautico in zona Marra, dove il rio Marra sfocia nelle acque del lago. E non solo. Proprio alcune sere fa, grazie al piccolo rivolo d’acqua che circonda le mura scaligere in zona Via Pra del Principe, poco distante dal rio marra e dall’omonimo parcheggio, una coppia di giovani nutrie si è spinta fino a Porta San Zeno. Ovviamente di notte. La loro presenza è stata notata da alcuni turisti stranieri che si sono subito allarmati e hanno mobilitato le poche presenti a tarda ora nella zona.
L’eco della notizia ha ovviamente messo in allarme non tanto la popolazione ma i turisti. Gli animali oltre ad essere ottimi e attivissimi roditori in grado di «bucherellare» le sponde, possono anche provocare la leptospirosi, malattia che può essere mortale per l’uomo, in caso di contatto con acque contaminate dalla loro urina.
Fabio Venturi, assessore provinciale alla caccia e pesca è ambiente sta attivandosi, senza escludere l’ipotesi di dare il via alla caccia dei roditori con la cattura, per mezzo di gabbie, anche con l’ausilio di alcuni cacciatori. La Polizia provinciale sta monitorando la zona. Lo stesso Venturi è in contatto con il sindaco di Bardolino per controllare il fenomeno.
«Ovviamente ci sono e si stanno moltiplicando», affermano al cantiere nautico Modena, «e stan! no provocando dei veri e propri danni ambientali sia al canneto che alle rive del lago. Alcuni soggetti sono stati visti anche da molti nostri clienti che non hanno ben digerito la loro presenza. I roditori oltre a offrire pessima immagine per il turismo rischiano davvero ci farci allontanare clienti e fruitori di molti servizi all’interno del nostro paese».
Alcuni bambini hanno addirittura inventato giochi con le nutrie. Con un bastoncino o con una canna le stuzzicano per vedere le loro reazioni. Ciò comporta un evidente rischio di contagio per la salute, in particolare la infezione eventuale di leptospirosi che non lascia molto scampo a chi è stato infettato. Un fenomeno quindi in crescita, come per la zona del basso Veronese dove perforano gli argini dei canali, ma che sul lago potrebbe avere maggiori fattori di rischio per l’incolumità umana.
L’Arena – 7 luglio 2011