Confezionavano sacchetti contenenti vongole e cozze, pronte per la commercializzazione, apponendo un timbro sanitario posdatato di uno o due giorni rispetto alla data reale dell’operazione.
Per questo i due titolari di altrettanti centri di depurazione dei molluschi, D.Z. di 55 anni e L.B. di 52 anni, sono stati denunciati a piede libero, dai carabinieri della compagnia di Chioggia, per tentata frode nell’esercizio del commercio. La «manomissione» dei timbri, che riguarda, nel complesso, circa una tonnellata di mitili e molluschi, è stata scoperta venerdì pomeriggio durante un controllo di routine, nei pressi del mercato ittico all’ingrosso, effettuato dai militari dell’Arma, assieme ai veterinari dell’Asl 14. Il primo a finire sotto esame è stato il centro di depurazione Blupesca, dove sono stati controllati gli operai che, con l’apposita attrezzatura, apponevano una fascetta di plastica, recante incisa la data di confezionamento (il cosiddetto bollo sanitario), indispensabile per la vendita del prodotto, sui sacchi di vongole e cozze. Peccato che la data non fosse quella del giorno di lavorazione, ma di due giorni dopo. E sempre posteriori di due giorni erano i bolli sanitari già apposti su altri sacchi di prodotto, alcuni trovati proprio lì, accanto al macchinario di confezionamento, altri già custoditi nei frigoriferi dell’azienda.
In tutto circa 750 chili di molluschi e mitili «ringiovaniti». Poco dopo, lo stesso tipo di controllo è stato eseguito al vicino centro di depurazione Crame dove sono stati rinvenuti, nella sala di confezionamento, 250 chili di cozze già preparate in sacchetti di rete, con il bollo sanitario anch’esso posdatato, ma stavolta solo di un giorno. Una pratica, ovviamente, assolutamente vietata dalla legislazione perché può indurre l’acquirente e, di conseguenza, il consumatore finale, a valutazioni sbagliate sulla freschezza del prodotto e, quindi, anche sulla sua commestibilità. I controlli, fanno sapere i carabinieri di Chioggia, continueranno anche nei prossimi giorni.
La Nuova Venezia – 3 luglio 2011