Anche ieri due persone al pronto soccorso. Secondo l’Ulss si tratta di gastroenterite da salmonella. Restano ancora ricoverati tre dei quattro bambini colpiti
Resteranno per precauzione in pediatria fino a sabato tre dei quattro bambini ricoverati domenica scorsa per intossicazione alimentare. Si tratta di una precauzione decisa dai sanitari vista la gravità dei sintomi lamentati dai piccoli. Non va molto meglio, in queste ore, a buona parte delle altre persone che sono rimaste intossicate durante il pranzo di matrimonio tra Riccardo Speggiorin, 45 anni, e Moira Serafin, 36, al ristorante “I Bagolari” di Sacro Cuore di Romano. Sono state ben 63 su un totale di 102 invitati coloro che hanno lamentato disturbi, più o meno gravi, come vomito e diarrea, tra domenica e lunedì.
Non tutti, per fortuna, hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso ma per avere dati definitivi bisognerà aspettare ancora.
Altre due persone, infatti, sono andate al San Bassiano anche nella giornata di ieri, a quattro giorni dal pranzo. Segno che l’infezione alimentare può manifestarsi con modi e gravità diversi da una persona all’altra. Passata la fase acuta dell’intossicazione, c’è ancora una trentina di persone che continua a lamentare un malessere diffuso e molto lento a sparire.
In città, nel frattempo, cresce la preoccupazione per quella che ha tutta l’aria di essere un’intossicazione da salmonella. Per averne la certezza, bisognerà attendere il responso delle analisi dell’Ulss, che dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana. Già da domenica, intanto, è attiva la task force del servizio igiene e alimenti che ha disposto i prelievi sui prodotti del ristorante I Bagolari e sui campioni di feci e urine degli invitati al pranzo.
I risultati preliminari compiuti dai laboratori dell’Ulss orientano verso una gastroenterite da salmonella per la quale, come spiega l’azienda sanitaria in un comunicato, on linea generale non è indicato trattamento antibiotico.
A scopo precauzionale, un’indagine epidemiologica ha coinvolto tutti i 102 partecipanti al pranzo di nozze.
La situazione è continuamente monitorata dal Servizio igiene alimenti e nutrizione del Dipartimento di prevenzione, che per il momento non ha preso alcun provvedimento amministrativo.
«Non vogliamo accusare nessuno – dicono gli sposi – ma non attendevamo certo una “coda” del genere alla nostra festa di nozze. In particolare non pensavamo che lo stato di malessere potesse durare così a lungo. Alcuni amici, ancora bloccati a letto, stanno molto male. Fra l’altro, oltre ai dolori e alla febbre, l’intossicazione ha causato a molti anche danni economici».
I novelli sposi hanno contattato i proprietari del ristorante e sono ora in attesa delle risposte dell’Ulss, prima di decidere se intraprendere un’azione legale.
Il Giornale d Vicenza – 30 giugno 2011