Erano stati fermati casualmente, per un controllo ordinario. La Polstrada di Legnago, invece, aveva poi scoperto qualcosa di più: una mucca e un vitello in condizioni di estremo affaticamento, sul corpo i segni di un trasporto inaccettabile.
Tutto era partito da lì, e ora, in seguito alla denuncia della Lav, un allevatore e un trasportatore veneti, che hanno scelto di patteggiare, sono stati condannati dal Tribunale di Verona a tre mesi di reclusione, convertiti in pena pecuniaria, per maltrattamento di animali.
I fatti risalgono al 2009, quando il trasportatore fu fermato a San Martino Buonalbergo, nei pressi del casello autostradale di Verona Est. Alle domande degli agenti aveva risposto in modo evasivo e contraddittorio, e la verità era presto venuta a galla: nell’autocarro si trovavano un animale adulto che non riusciva a stare in piedi, un fianco abraso come se fosse stato trascinato, ed un vitello malato. Si scoprì inoltre, nel corso delle indagini, che all’animale più giovane erano state somministrate ossitetracicline oltre ai limiti consentiti dalla normativa.
Il loro viaggio era in stridente contrasto con la normativa, italiana e comunitaria, che vieta il trasporto di animali malati o che non siano in grado di deambulare da soli.
Per loro la legge prevede la macellazione nell’allevamento d’origine o l’abbattimento sul posto e quindi la termodistruzione.
Gli animali “a terra”, come vengono comunemente indicati, sono animali giunti alla fine del loro ciclo produttivo, talmente debilitati o sofferenti da non riuscire a deambulare a causa delle tecniche di allevamento intensivo, dell’alimentazione ad alto contenuto proteico, dell’intenso ciclo produttivo al quale sono stati sottoposti; spesso presentano problemi cronici alle zampe o altre patologie diffuse.
“La pronuncia del Tribunale di Verona – commenta Roberto Bennati, Vicepresidente LAV e Responsabile del settore Trasporti – arricchisce la giurisprudenza in materia di allevamento e trasporto di animali. L’intervento della Polizia Stradale, da cui è scaturito il procedimento, è stato particolarmente importante, ci auguriamo dunque che controlli più serrati sulle strade possano far luce su illegalità commesse ai danni degli animali, che troppo spesso restano nell’ombra”.
LARENA.IT – 30 GIUGNO 2011