La rissa in strada alle 4 del mattino fra i proprietari degli animali, fra i 23 e i 30 anni. Tre in ospedale
Una lite in strada tra 5 pitbull è degenerata in una rissa tra i loro padroni, tutti giovani italiani pregiudicati per spaccio e lesioni, tra i 23 e i 30 anni. I sei, tra cui due ragazze, sono stati arrestati. Tre di loro sono finiti all’ospedale per le ferite riportate nella rissa, scoppiata alle 4 di lunedì mattina in via Calvairate, alla periferia sud di Milano: una coppia di fidanzati è stata portata al San Raffaele e un ragazzo al Policlinico per una coltellata al ventre.
A PASSEGGIO COL CANE – Tutto ha avuto inizio quando Roberto Casati, 23enne nato a Macerata con precedenti per rissa, possesso di armi, maltrattamenti in famiglia e furto, è uscito di casa in piena notte con tre meticci di pitbull e un coltellino in tasca. Sulla strada ha incrociato un vicino di casa, Cristian Torre, 30enne milanese con precedenti per stupefacenti, percosse, truffa e ricettazione, che portava a spasso i suoi due cani, un incrocio con un labrador e un altro meticcio pitbull. La zuffa tra i cinque cani ha scatenato l’ira dei padroni, che hanno iniziato a litigare urlando. Le grida hanno attratto l’attenzione della fidanzata del 30enne, Chiara S., 24enne con precedenti per stupefacenti e furto, e di tre ospiti di Roberto C., due 30enni e una 27enne, tutti con precedenti, giunti proprio ieri dalla Sardegna con i cani a seguito.
LA ZUFFA – Chiara, dopo aver visto la rissa dalla finestra, è scesa in strada portando un coltello al fidanzato: questi l’ha preso e ha colpito alla pancia Roberto. Al termine della zuffa gli operatori del 118 hanno soccorso Roberto, che è stato ricoverato al Policlinico e viene mantenuto in coma farmacologico. Non corre pericolo di vita. Ricoverato anche Cristian, in condizioni meno gravi, al San Raffaele: ha riportato lesioni per i pugni ricevuti nella lotta. Chiara, la fidanzata di Cristian, è rimasta ferita da un morso. I cani del 30enne sono stati riaccompagnati nell’appartamento, gli altri tre, di proprietà degli ospiti, sono stati affidati al canile.
Corriere.it – 27 giugno 2011