Via libera definitivo oggi al Ddl che istituisce la Conferenza della Repubblica, il nuovo organo che sancirà l’addio alle attuali Conferenze (Stato-Regioni, stato-città e unificata).
La settimana scorsa la Conferenza unificata ha, infatti, espresso «parere favorevole» al Ddl che ha recepito le richieste di modifica delle Regioni.
E cioè: l’inserimento nel testo di uno specifico richiamo alla normativa attuale (Dlgs 281/97); il rinvio della disciplina del «potere sostitutivo» in caso di inadempienza (articolo 120 della Costituzione) dal testo del Ddl a una definizione condivisa in sede di decreti attuativi. E infine un intervento sul “sistema di voto” per il quale il Governo ha accolto la richiesta di Regioni e autonomie locali di mantenere valido l’attuale assetto di votazione «a maggioranza » per i pareri e «all’unanimità» per accordi e intese (la cosiddetta «salvaguardia del potere di veto»).
Infine il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, ha accettato di dare vita a un «tavolo politico permanente » di confronto per seguire l’andamento dell’iter parlamentare e la “scrittura” condivisa dei decreti attuativi del Ddl delega.
Le conferenze saranno dunque sostituite da «un unico organo permanente»: la «Conferenza della repubblica », presieduta dal premier, distinta in due sezioni, una per le Regioni, l’altra per le autonomie locali. Con i decreti delegati sarà disciplinato il sistema di votazione delle sedute, verranno fissati «termini perentori» per pronunciarsi sui provvedimenti del governo e disciplinati i casi di «mancata partecipazione o di astensione» alle votazioni «secondo criteri di semplificazione e di celerità, stabilendo la validità della votazione sulla base dei presenti».
Sanita.ilsole24ore.com – 9 giugno 2011