Altri cinque morti in Germania. L’E.coli colpisce e uccide soprattutto le donne. Continua la caccia all’origine dell’epidemia
Roma, 9 giugno (TMNews) – Sono cinque le vittime del batterio E.Coli annunciate oggi dalle autorità sanitarie della Germania, che fanno salire il bilancio europeo a 30 morti. L’istituto Robert Koch aveva comunicato il decesso di due tedeschi, nel pomeriggio il ministro della Sanità della Bassa Sassonia (nel Nord del Paese) ha affermato che altre tre persone sono morte, tra cui una donna di vent’anni e un uomo di 57.
Il Land settentrionale tedesco è il più colpito della Germania, con 10 vittime, contro le 7 registrate nel vicino Schleswig-Holstein. L’E.Coli colpisce e uccide soprattutto le donne, la maggior parte delle quali ha 60 anni o più. Nel bilancio europeo sono 29 i morti tedeschi, a cui si aggiunge una svedese morta la settimana scorsa al suo rientro da un viaggio in Germania. Ciò nonostante l’istituto Robert Koch osserva “da diversi giorni una tendenza al ribasso del numero di nuovi casi” di contagio.
Nel frattanto, dopo che le accuse al cetriolo spagnolo si sono rivelate infondate e i primi test sui germogli di soia biologici di un’azienda della Bassa Sassonia hanno dato esito negativo, le autorità tedesche continuano a dare la caccia all’origine dell’epidemia del batterio che ha infettato il Nord della Germania e molti Paesi europei, ma non l’Italia.
E proprio in Italia oggi è arrivato un provvedimento atteso da tempo. Il ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, ha firmato il decreto che impone dimensioni leggibili nella etichettatura dei prodotti alimentari ed il giusto posizionamento sul prodotto. Con queste “maxietichette” ora i consumatori italiani, a cominciare dalle persone anziane, potranno leggere più facilmente la provenienza dei prodotti sugli scaffali dei supermercati.