E’ previsto al Consiglio dei ministri di domani il via libera definitivo a un altro Dlgs del federalsimo fiscale: quello sull’omogeneizzazione dei bilanci, che ha avuto l’intesa della Conferenza Unificata del 3 marzo scorso.
Il Dlgs prevede che dal 2014 i bilanci di regioni ordinarie ed enti locali dovranno parlare la stessa lingua. Lo prevede il decreto legislativo «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge n. 42 del 2009» sull’armonizzazione dei sistemi contabili dei vari livelli di governo, che ha incassato oggi il via libera preliminare del Consiglio dei ministri. Nelle intenzioni dell’esecutivo si tratta dell’ultimo provvedimento attuativo della riforma federalista. Che dovrà ora ottenere il via libera della conferenza unificata e della commissione bicamerale prima di tornare a palazzo Chigi per il via libera definitivo.
L’obiettivo del decreto è applicare lo stesso schema, modellato sui principi europei del Sec 95, ai bilanci di comuni, province e regioni a statuto ordinario. In particolare i problemi più rilevanti sono in queste ultime perché i criteri di contabilizzazione di entrate e spese variano da governo a governo, al punto che per permettere un confronto fra i territori è stata necessaria una prima armonizzazione dei conti esistenti.
Per quanto riguarda la sanità (articoli dal 19 al 34), il nuovo decreto di attuazione del federalismo fiscale punta a mettere ordine nei conti regionali, degli enti locali e delle strutture sanitarie. L’obiettivo è infatti quello di armonizzare i principi contabili e gli schemi di bilancio in modo da «disporre – avverte la relazione illustrativa al Dlgs – di dati di bilancio omogenei e confrontabili per il consolidamento dei conti delle pubbliche amministrazioni, oltre che per soddisfare le esigenze informative connesse all’attuazione del federalismo fiscale».
In particolare, tra le altre norme introdotte, il decreto stabilisce l’obbligo per Asl, Ao, Irccs e Izs di presentare un bilancio preventivo economico annuale, costituito da un conto economico preventivo e un piano dei flussi di cassa prospettici, accompagnato da una nota illustrativa e da una relazione dei collegi sindacali. Per gli stessi enti è previsto anche l’obbligo di presentare un bilancio d’esercizio, composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa, corredato da una relazione sulla gestione.
IL TESTO DELLO SCHEMA DI DLGS AL CDM
sanita.ilsole24ore.com – 8 giugno 2011