I veterinari, i biologi e gli agronomi dell’associazione ogni giorno operano in circa seimila delle 16 mila aziende zootecniche sarde. Chiedono di passare alle dipendenze della Regione
CAGLIARI. Protesta questa mattina di una parte dei circa 300 lavoratori dell’associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras) sotto il Consiglio regionale per chiedere l’attuazione della legge 3 del 2009 con la quale si prevedeva l’ingresso fra i dipendenti regionali di questi veterinari, biologi ed agronomi che ogni giorno operano in circa seimila delle 16 mila aziende zootecniche sarde con un contributo annuale della Regione.
Dopo cinque giorni di sciopero che ha di fatto bloccato la filiera del latte, gli operatori assisteranno ai lavori del Consiglio regionale, questo pomeriggio, quando riprenderà la discussione sul collegato alla Finanziaria.
“Attualmente la Regione paga il 99% dei 15 milioni di euro del bilancio Aras, mentre Laore non ha veterinari sul campo – ha spiegato Giuseppe Lai di Conferdia – ultimamente ci hanno detto che la legge del 2009 non era applicabile a causa del Decreto Brunetta o per i limiti di spesa definiti da Tremonti. Inoltre per fermare la protesta l’assessore regionale dell’Agricoltura, Mariano Contu, ci ha promesso un emendamento al collegato che non abbiamo ancora visto”.
Gli operatori dell’Aras, in attesa di un incontro con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, terranno una riunione con i Capigruppo in Consiglio regionale.
La Nuova Sardegna – 31 maggio 2011