Le opposizioni: «Maggioranza umiliata. Non è preparata a governare». L’assessore al bilancio Ciambetti: «Semplici contenziosi sulle competenze. Mi auguro che in futuro saranno sanati»
VENEZIA. «E’ una clamorosa umiliazione per il Governatore Zaia che subisce il cosiddetto ‘fuoco amico’ dal Governo. Un vergognoso scivolone per la Regione che ci fa fare brutte figure a livello nazionale». Con queste parole Antonio De Poli, deputato e segretario regionale Udc, commenta la decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge finanziaria 2011 della Regione Veneto. Rincara la dose la capogruppo del Pd, Laura Puppato, che sottolinea «per Zaia si tratta di uno schiaffo clamoroso che viene dal suo stesso governo e che dimostra come lui e la sua squadra non abbiano la sufficiente competenza per governare questa Regione senza compiere scivoloni. Dal CdM arriva la conferma di quanto stiamo denunciando da mesi: il presidente e gli assessori, senza contare i gruppi di maggioranza, continuano a proporre e/o approvare provvedimenti illegittimi».
Piccato l’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti: «Tengo a precisare – dice – che non c’è nulla di cui preoccuparsi in quanto l’impugnazione da parte del Ministero per i Rapporti con le Regioni, Fitto, non ha alcuna incidenza sulla nostra operatività. Si sono determinate situazioni di conflittualità e contenzioso sulle competenze tra il Governo centrale e le Regioni che mi auguro siano in futuro definitivamente sanate». In particolare, per quanto concerne le obiezioni mosse dal Ministero in materia di impianti fotovoltaici a terra ed impianti di produzione alimentati da biomassa, biogas e bioliquidi nelle aree agricole, Ciambetti spiega che «l’obiettivo della Regione è quello di rispondere alle istanze che provengono dai settori economici e nel contempo di tutelare il territorio, le cui caratteristiche di pregio impongono di fatto di applicare le norme nazionali considerando la peculiare ricchezza delle nostre coltivazioni». «Mi fa piacere che il Ministro Fitto – prosegue l’assessore – voglia individuare d’intesa con noi un percorso per modificare la parte impugnata della legge: siamo fiduciosi che le nostre motivate controdeduzioni possano trovare in questa fase la giusta considerazione». «Quanto, poi, all’ennesima lezioncina che la collega Laura Puppato vorrebbe propinarci dall’alto di una non si sa bene quale autorevolezza e competenza – conclude Ciambetti – mi limito a rammentarle che il suo partito ha contribuito attivamente alla stesura della norma che ora viene messa in discussione. Il suo sdegno o è conseguente alla sua scarsa memoria o è l’ennesima polemica sterile di un’opposizione che ci attacca persino sui provvedimenti ai quali abbiamo lavorato assieme».
La Nuova Venezia – 20 maggio 2011