È stato intercettato dai carabinieri dopo il blitz compiuto in Trentino Gli animali erano dentro il baule, in una gabbia. Un paio erano morti
Aveva prelevato direttamente dai nidi nei boschi nel Trentino i nidi di tordi. E aveva adagiato quegli uccellini dentro il baule, facendoli soffrire l’inferno durante il viaggoo verso casa. Ai militari, una volta aperto lo sportello, si è presentata un immagine impressionante: i piccoli tordi avevano tutti il becco spalancato in cerca di cibo (come si può anche vedere sul video nel sito www.larena.it).
Sulla sua strada al ritorno verso casa, però, ha trovato i carabinieri di Pescantina che indagavano su di lui già da qualche settimana. Gli uomini dell’Arma l’hanno fermato, hanno subito sottratto i piccoli animali dal loro destino prima in una gabbia e poi venduti al miglior acquirente. I militari hanno denunciato il pensionato per maltrattamenti di animali oltre che per vio! lazione della legge sulla protezione della fauna selvatica. A peggiorare la situazione del pensionato D.R., 60 anni, la mancata iscrizione ad un’organizzazione di cacciatori che avrebbe almeno in parte, alleviata la sua situazione davanti alla legge. Ora i carabinieri stanno verificando anche l’ipotesi del furto al patrimonio dello Stato, in quanti i nidi di tordi situati nei boschi appartengono all’amministrazione pubblica.
Tutti i 21 uccellini sono stati sequestrati e consegnati all’Oasi di Grezzana. Per i volontari di quel parco, ci sarà un gran lavoro: i piccoli tordi devono essere alimentati ogni ora e mezza. I carabinieri si sono recati poi a casa del sessantenne, già noto alle forze dell’ordine, e hanno sequestrato altri uccelli. Ora si sta identificando sulla loro provenienza e razza. Sul posto, sono intervenuti anche gli agenti della polizia provinciale e i veterinari dell’Ulss. I carabinieri hanno sequestrato le gabbie, trovate nella casa del pension! ato.
L’inchiesta dei carabinieri è iniziata alcuni gio! rni fa quando sono arrivate le prime segnalazioni in base alle quali c’era un pensionato che gestiva un giro di uccelli selvatici. Un traffico certo redditizio se solo si pensa che un tordo, utilizzato dai cacciatori come richiamo, viene venduto tra i 500 e gli 800 euro.
I carabinieri, coordinati dal capitano Mario Marino, hanno iniziato gli appostamenti per verificare le segnalazioni. E hanno scoperto che, effettivamente, Daniele R. gestiva in un locale attiguo alla sua abitazione di Pescantina un diverso numero di uccellini selvatici, chiusi in gabbia. È stato sufficiente attendere qualche giorno per poi scoprire dove andavano a recuperare questi piccoli animali.
È bastato poi organizzare un posto di blocco vicino a Pescantina per bloccare Daniele R. e scoprire i piccoli tordi nel baule dell’auto.
Ironia della sorte vuole che proprio un paio di giorni fa, un parente di Daniele R., Luigi Rizzotti è stato condannato in tribunale ad un anno e otto ! mesi per peculato. In qualità di gestore di un impianto per la custodia degli uccelli a Brentino Belluno, incaricato della Provincia, si era appropriato di 26 allod